Dal 6 al 9 aprile 2025, Veronafiere di Verona ha ospitato la 57ª edizione di Vinitaly, la più importante fiera internazionale dedicata al settore vitivinicolo, confermandosi baricentro del vino italiano e piattaforma strategica per il business globale.
Vinitaly 2025: l’appuntamento per l’internazionalizzazione del vino italiano, foto di Carol Agostini
Con oltre 4.000 espositori e 97.000 visitatori di cui il 33% professionisti internazionali (32.000 presenze da più di 130 Paesi), Vinitaly è ripartito all’insegna della promozione, dell’internazionalizzazione e dell’innovazione.
Temi chiave e focus dell’Osservatorio UIV-Vinitaly
Quest’anno, al centro del palinsesto di conferenze e ricerche presentate dall’Osservatorio UIV-Vinitaly, sono stati:
Dazi USA e scenari di “trade tension” post-Trump;
Evoluzione dei mercati internazionali;
Analisi dei consumi dei giovani under 44 in Italia e negli Stati Uniti;
Sfida dei vini NoLo (low e no alcohol) e sostenibilità.
In particolare, la sezione sui dazi USA ha analizzato l’impatto delle tariffe imposte dall’amministrazione Trump sul comparto enologico europeo e le possibili conseguenze di eventuali “ripristini” o aumenti dei dazi nel 2025.
L’eredità dei dazi di Trump sulle importazioni USA, effetto sul vino italiano presentato al Vinitaly?
Cronologia dei provvedimenti
2018: Trump introduce tariffe del 25% su acciaio e del 10% su alluminio importati dall’UE, in nome della sicurezza nazionale.
2019: come ritorsione, l’UE impone un 25% di dazi su vini e distillati USA, in particolare bourbon e whiskey.
2025 (ipotetico ritorno alla presidenza): annuncio di possibili tariffe fino al 200% su vini e liquori europei, finalizzato a “tutela del settore americano”.
Impatto sul vino italiano
Secondo Wine-Intelligence, l’imposizione dei dazi USA ha subito:
Riduzione delle importazioni di vino europeo del 15–20% nel 2019–2021;
Incremento dei prezzi medi di importazione, con +10% per i vini in bottiglia;
Riposizionamento strategico delle aziende italiane su segmenti premium e sui canali horeca.
Tuttavia, la qualità/prezzo e il forte appeal del “Made in Italy” hanno permesso al settore di attenuare la contrazione negli Stati Uniti, consolidando al contempo mercati alternativi in Asia e Nord Europa.
Indagini globali sul comparto vitivinicolo
Produzione mondiale e ruolo dell’Italia
Secondo l’OIV, nel 2024 l’Italia si conferma primo produttore mondiale con 41,0 mhl di vino, +7% rispetto al 2023. La produzione UE totale rappresenta circa il 60% della produzione globale, seguita da Francia (36,9 mhl) e Spagna (33,6 mhl).
Commercio internazionale di vino
Export mondiale 2023: 99 mhl per 36 miliardi di euro, con prezzo medio record di 3,62 €/L (+2% vs 2022).
Trend per tipologia:
Bottiglie: -9% vol., -6% valore
Spumanti: -4% vol., +1% valore
BiB: -4% vol., stabile valore
Bulk: -4% vol., -10% valore
L’export del vino italiano: record e scenari
Crescita del valore delle esportazioni
Nel 2024 l’export di vino italiano ha raggiunto 8,13 miliardi di euro, +5,5% sul 2023. In precedenza, nel 2023, il valore complessivo si attestava intorno ai 7,7 miliardi.
Evoluzione Export Vino Italiano, Trend in crescita del valore delle esportazioni in miliardi di euro, considerazioni fatte durante il Vinitaly 2025
Principali mercati di sbocco
Nel primo semestre 2024, gli Stati Uniti hanno captato il 29% delle esportazioni italiane (939 milioni €), con volumi in crescita +2,5%. Secondo UIV, i primi cinque mercati (USA, Germania, Regno Unito, Canada, Giappone) rappresentano il 56% del valore export (4,45miliardi €).
Principali Mercati di Export Vino Italiano, Quote percentuali dei cinque mercati principali, considerazioni fatte durante il Vinitaly 2025
Strategie di resilienza e prospettive post Vinitaly
Premiumizzazione: concentrazione su vini a denominazione (DOC/DOCG), sostenendo margini e immagine.
Diversificazione dei mercati: rafforzamento in Asia (Cina, Giappone), Nord Europa e America Latina.
Digitalizzazione e e-commerce: accelerazione delle vendite online, facendo leva su storytelling e certificazioni.
Sostenibilità e NoLo: ampliamento dell’offerta di vini low/no alcohol e investimenti in packaging eco-friendly.
Con Vinitaly 2025 che ha messo in luce le sfide dei dazi USA e le dinamiche di mercato internazionale, l’industria enologica italiana esce confermata come leader globale e pronta ad affrontare i prossimi scenari commerciali, puntando su qualità, innovazione e internazionalizzazione.
Mi chiamo Carol Agostini, e non c’è nulla che ami di più che raccontare il vino attraverso le persone che lo vivono. Non solo con la voce, ma con la presenza.
“In due giorni, con le mani, il cuore e le radici”
Così è nato, quasi per scommessa — o meglio, per un sussurro condiviso davanti a un bicchiere — l’evento fuori Vinitaly alla Tenuta Solar. Due giorni. Solo due. Per trasformare un’idea in qualcosa che avesse l’anima calda di una casa e il profumo di una cantina viva.
Tutto è cominciato con una telefonata ad Andrea Bolla. Un giovane viticoltore, sì, ma soprattutto un uomo con le spalle larghe di chi porta avanti il peso (e l’onore) di una famiglia che ha fatto del vino una ragione di vita. La sua risposta? Un “facciamolo” che non lasciava spazio ai dubbi. E da lì, tutto ha preso forma.
Gloria, la moglie di Andrea ha scritto la lista della spesa con la precisione amorevole di chi sa che un menù si costruisce come un abbraccio: con ingredienti buoni e intenzioni sincere, occupandosi di reperire tutti gli ingredienti neccessari a Km0.
Alberta, la mamma di Andrea, ha pulito ogni angolo della corte come si fa quando si aspettano ospiti speciali. E io, tra padelle e calici, ho costruito un percorso gastronomico che sapesse accarezzare ogni vino, farlo brillare, raccontarlo con rispetto.
Nel mezzo? Il Vinitaly, con la sua corsa, le sue luci, i suoi brindisi frenetici. Ma qui, alla Tenuta, tutto era più lento. Più vero.
Andrea e il papà Egidio hanno sistemato gli spazi con una calma operosa. Quel tipo di attenzione che solo chi vive un luogo da sempre sa mettere in ogni dettaglio: una sedia spostata, un lume acceso, un tappeto messo l’ingresso della cantina di vinificazione.
Gianluca, fratello di Andrea, si è occupato della presenza scenica, delle luci, dell’armonia, della bellezza che non si impone, ma accompagna.
Siamo riusciti a fare tutto questo in 48 ore. Ma, a dirla tutta, questo evento non è nato in due giorni. È nato anni fa, quando la famiglia Bolla ha deciso di credere in un sogno che profuma di Garganega, di corte veneta, di vendemmia e di mani sporche di terra.
Il Menù della Serata
Pensato per accogliere, coccolare e sorprendere colleghi stampa e tecnici di settore
Finger food di benvenuto
Antipasti tradizionali veneti: soppressa, salame, formaggi locali, pane rustico e la mostarda di Melo Decio con la giardiniera della Gastronomia Damoli di Stefano Alberti
Lasagne di piselli, zucchine e luganega: morbide, cremose, profumate di primavera
Torte salate assortite: con erbette di campo, ricotta e uova, peperoni grigliati con pancetta rotolata nostrana e provola affumicata
Tartare di manzo tagliata a coltello con pomodorini secchi, senape, salsa di pomodorini confit, aceto balsamico e olio Evo, crema di olive taggiasche siciliane.
Perché ogni bottiglia è un pezzo di terra che si racconta, supportata dalla presenza dell’enologo Marco Zonato durante la serata, accompagnando gli ospiti nel tour tra autoclavi e barrique, fruttaio e sala degustazione.
Spumante Brut da uve Durella – fresco, sincero, come il primo brindisi della serata
Caselle Foscarino Soave Classico 2022 – elegante, minerale, con l’anima della roccia
Xè Bianco Veneto IGT – vivace e dinamico
Xè Rosso Veneto IGT – avvolgente, versatile, come un abbraccio
Il Salto del Bucefalo – strutturato e profondo, il vino che chiude il cerchio
Recioto di Soave 2017 – dolce, ma mai stucchevole, perfetto per salutare
Quella sera, nella corte illuminata da luci calde e chiacchiere sincere, c’era tutto ciò che serve per un evento che non è solo un evento, ma un momento da portarsi dentro: una famiglia, una terra, un sogno condiviso.
La Tenuta Solar non è solo un luogo dove si fa vino. È un luogo dove il vino racconta chi sei. E io, in quei due giorni, mi sono sentita parte di questa storia.
Con gratitudine e un calice pieno, Carol Agostini Papillae Magazine • FoodandWineAngels • Quality Selection
📍 Per info stampa e visite: www.tenutasolar.com 📧 press@tenutasolar.com 📍 Via Dante Alighieri, 127 – Monteforte d’Alpone (VR)
Grande successo per VIN ALBARE 2025, l’evento che ha portato gli studenti dell’Ipsia di Asiago (VI) a un’esperienza immersiva nel mondo del vino, tra formazione, degustazioni e un innovativo cocktail contest a base di Soave Classico Monte Majore.
Da redazione
VIN ALBARE 2025: Studenti ed esclusivi cocktail creativi, foto di Carol Agostini
L’iniziativa, promossa dall’Azienda Agricola Le Albare di Stefano Posenato, in collaborazione con la docente Francesca Crescenzio e FoodandWineAngels di Carol Agostini, ha unito teoria e pratica, offrendo agli studenti un’opportunità concreta di apprendimento nel settore vitivinicolo.
VIN ALBARE 2025: Studenti ed esclusivi cocktail creativi, foto di Carol Agostini
VIN ALBARE 2025: Un Progetto di Formazione nel Mondo del Vino
La prima edizione di VIN ALBARE nasce con l’obiettivo di avvicinare i giovani all’enologia, valorizzando creatività e competenze professionali. Il programma ha incluso:
Tour della cantina con focus sui processi di vinificazione.
Degustazione tecnica dei vini dell’Azienda Agricola Le Albare.
VIN ALBARE: Cocktail Contest, sfida inedita dedicata alla mixology con protagonista il Soave Classico Monte Majore.
Il Cocktail Contest è stato il momento clou dell’evento: gli studenti si sono sfidati nella creazione di cocktail originali, utilizzando esclusivamente il Soave Classico Monte Majore e ingredienti segreti forniti tramite una mystery box.
VIN ALBARE 2025: Studenti ed esclusivi cocktail creativi, foto di Carol Agostini
Regole della competizione:
Mystery Box: ingredienti a sorpresa per ogni concorrente.
Obbligo di utilizzo: almeno 4 ingredienti estratti.
Tempo limite: 20 minuti per ideare e realizzare il cocktail.
Tra i cocktail più apprezzati dalla giuria di esperti:
“Fusion Soave” di Matteo Fracaro – cocktail vincitore. “Wine Flavour” di Maria Zenere “Mejor Peach” di Alberto Toniolo “Summer Bell” di Isabella Lombardi
“Sour Wine” di Eva Finozzi
Maria Zenere, VIN ALBARE 2025: Studenti ed esclusivi cocktail creativi, foto di Carol Agostini
Premi e Riconoscimenti
Matteo Fracaro, con il suo cocktail Fusion Soave, ha ricevuto il Premio Speciale Azienda Agricola Le Albare.
Tutti i partecipanti hanno ricevuto un attestato ufficiale, firmato da Azienda Agricola Le Albare, Francesca Crescenzio e FoodandWineAngels.
Premi speciali offerti da Carol Agostini, con accessori da vino forniti da Tommaso Bisori.
Isabella Lombardi,VIN ALBARE 2025: Studenti ed esclusivi cocktail creativi, foto di Carol Agostini
Dichiarazioni dei Protagonisti
🗨 Stefano Posenato (Azienda Agricola Le Albare): “VIN ALBARE è un’opportunità unica per far conoscere ai giovani il mondo del vino in modo pratico e coinvolgente.”
🗨 Carol Agostini (FoodandWineAngels): “La formazione deve essere un ponte tra teoria e professione. Questo evento ne è un perfetto esempio.”
Eva Finozzi, VIN ALBARE 2025: Studenti ed esclusivi cocktail creativi, foto di Carol Agostini
Obiettivi Raggiunti: Formazione, Creatività e Networking
VIN ALBARE 2025 ha dimostrato come il connubio tra scuola e impresa possa: Offrire formazione pratica nel settore enologico, stimolare la creatività attraverso la mixology e creare connessioni tra studenti, professionisti e aziende.
Alberto Toniolo, VIN ALBARE 2025: Studenti ed esclusivi cocktail creativi, foto di Carol Agostini
Un ringraziamento speciale a Carol Agostini e FoodandWineAngels per l’organizzazione, il supporto e la sponsorizzazione dell’evento, inclusa la preparazione di un ricco buffet finale.
Matteo Fracaro, VIN ALBARE 2025: Studenti ed esclusivi cocktail creativi, foto di Carol Agostini
Un grazie anche alla Gelateria La Berta di Rinaldo Guarinoni, che ha deliziato i presenti con un sorbetto al Soave Classico e un gelato al Ripasso della Valpolicella Le Albare.
VIN ALBARE 2025: Studenti ed esclusivi cocktail creativi, foto di Carol Agostini
La bravura dimostrata dai cinque ragazzi nel Cocktail Contest di VIN ALBARE 2025 è stata semplicemente straordinaria. Non si trattava solo di mescolare ingredienti, ma di trasformare un’idea in un’esperienza sensoriale, di raccontare una storia attraverso il gusto.
In soli 20 minuti, con una mystery box che lasciava poco spazio alla preparazione mentale, hanno saputo dar vita a creazioni uniche, giocando con sapori, aromi e consistenze. Matteo, Maria, Isabella, Eva e Alberto hanno affrontato la sfida con la passione di chi ama il mestiere e con il coraggio di osare. Ogni cocktail era un’espressione della loro personalità: dal tocco agrumato di un drink frizzante alla dolcezza raffinata di un sorso vellutato.
Vedere giovani talenti muoversi con così tanta sicurezza, creatività e velocità di esecuzione è il segno che la mixology non è solo tecnica, ma anche istinto, emozione e arte. Questi ragazzi non hanno semplicemente creato cocktail, hanno trasformato il Soave Classico Monte Majore in pura magia liquida.
Se questo è il livello delle nuove generazioni, il futuro del beverage è in ottime mani. Bravi ragazzi, continuate a sperimentare, a sognare e a stupire!Parole di Carol Agostini
Il 7 marzo 2025, l’Ambasciata d’Italia a Londra ha ospitato l’Italian Rugby Day, un evento organizzato dalla Federazione Italiana Rugby, dall’Ambasciata stessa e dall’ICE Agenzia, in collaborazione con Veronafiere Vinitaly.
Italian Rugby Day in collaborazione con Veronafiere Vinitaly
L’iniziativa ha celebrato il connubio tra la passione per il rugby e l’eccellenza dell’enogastronomia italiana, riunendo figure di spicco del mondo rugbistico, professionisti del settore vinicolo e ospiti d’eccezione.
Durante l’evento, i partecipanti hanno potuto ammirare una mostra esclusiva di cimeli storici provenienti dal Museo del Rugby di Artena (Roma), offrendo un viaggio nella storia del rugby italiano.
Inoltre, l’Italian Rugby Day Quiz Challenge ha messo alla prova le conoscenze dei presenti su rugby, vino e tradizione italiana, con premi esclusivi in palio, tra cui una bottiglia di vino pregiato, una maglia autografata della Nazionale Italiana di Rugby e un invito VIP a una cena con degustazione.
Un momento culminante dell’evento è stato il Walk-Around Wine Tasting & Networking, un’esperienza di degustazione curata con i migliori vini italiani, realizzata in collaborazione con ISWA – Italian Signature Wine Academy e il Consorzio Tutela Lambrusco.
Questa iniziativa ha permesso ai partecipanti di assaporare l’eccellenza enologica italiana in un contesto internazionale.
L’evento si inserisce nel quadro delle attività promozionali legate a Vinitaly 2025, la 57ª edizione della principale fiera internazionale dedicata al vino e ai distillati, che si terrà a Verona dal 6 al 9 aprile 2025.
Vinitaly rappresenta un punto di riferimento per il settore vinicolo, con oltre 4.000 espositori e circa 97.000 visitatori professionali provenienti da più di 140 paesi.
Italian Rugby Day in collaborazione con Veronafiere Vinitaly
L’edizione di quest’anno prevede numerose degustazioni, workshop e seminari, offrendo ai professionisti del settore l’opportunità di scoprire le ultime novità e tendenze del mercato vinicolo internazionale.
La partecipazione all’ Italian Rugby Day a Londra ha rappresentato un’anteprima delle eccellenze che saranno protagoniste a Vinitaly 2025, sottolineando l’importanza della promozione del “Made in Italy” e delle tradizioni italiane nel mondo.
Si è conclusa con successo la nona edizione dell’Italian Taste Summit (ITS), tenutasi il 3 e 4 febbraio 2025 presso l’elegante Borgo Machetto Country Club & Golf a Desenzano del Garda. L’evento, dedicato agli operatori del settore vinicolo, ha riunito 55 aziende vinicole italiane e 65 tra buyer e giornalisti internazionali per discutere le nuove strategie per affrontare le sfide e le opportunità del mercato del vino.
Italian Taste Summit 2025: Tendenze e Strategie per il Vino Italiano, foto da comunicato stampa
L’ITS 2025 ha evidenziato come il comparto vinicolo italiano possa continuare a crescere, a patto di saper adattare il proprio approccio alle mutate esigenze dei consumatori e alle dinamiche dei mercati globali.
Incontri B2B e Masterclass Esclusive all’Italian Taste Summit 2025:
L’evento è stato caratterizzato da incontri “one-to-one” tra produttori e buyer, pianificati per massimizzare le opportunità commerciali e rispondere ai cambiamenti del mercato. Un momento clou sono state le Masterclass dedicate alla stampa italiana e internazionale, con la partecipazione di aziende e Consorzi prestigiosi come Cantina della Volta, Tenuta Talamonti, Tenute Venturini Foschi e i produttori del territorio di Cocconato (Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato).
Italian Taste Summit 2025: Tendenze e Strategie per il Vino Italiano, foto da comunicato stampa
Party & Galà dell’Italian Taste Summit 2025: Celebrazione dell’Enoturismo e del Made in Italy:
La serata di gala, con un menù curato dagli Chef Maria Creschini e Ilario Corbellini per esaltare i vini di Cantina di Casteggio, La Versa, La Marca, San Salvatore 1988 e Ronco Margherita, ha offerto agli ospiti un’esperienza immersiva nell’autentico stile di vita italiano, valorizzando l’enoturismo e l’ospitalità tipica del Made in Italy.
Joanna Miro: Enoturismo e Vini Dealcolati, le Chiavi per il Futuro, dialoghi all’Italian Taste Summit 2025:
Joanna Miro, fondatrice dell’Italian Taste Summit e CEO di Wine Global Aspect (WGA), ha sottolineato l’importanza dell’enoturismo e dei vini dealcolati come strumenti chiave per il futuro del settore. “Le grandi aziende possono avvalersi della nuova legge sui vini dealcolati,” ha spiegato Miro, “mentre le aziende medio-piccole possono puntare sull’enoturismo, massimizzando la vendita diretta con margini di profitto superiori al 20%.”
Miro ha inoltre sottolineato l’importanza di un’accoglienza curata, una presenza online e offline efficace e una fidelizzazione basata sulla cultura e la storia del Made in Italy.
Italian Taste Summit 2025: Tendenze e Strategie per il Vino Italiano, Joanna Miro, foto da comunicato stampa
Export Agroalimentare Italiano in Crescita, argomenti dell’Italian Taste Summit 2025:
Nonostante le sfide globali, l’export agroalimentare italiano continua a crescere, con il vino come protagonista assoluto. A metà 2024, le vendite all’estero hanno raggiunto i 34 miliardi di euro, con l’obiettivo di superare i 70 miliardi entro fine anno.
“Joanna Miro, la Elon Musk del Vino”:
Joanna Miro è spesso definita “la Elon Musk del vino” per la sua capacità di innovare e anticipare le tendenze del mercato. Affetta dalla sindrome di Asperger, come molti altri geni creativi, Miro possiede un’iper-percezione che le permette di cogliere dettagli e dinamiche invisibili ai più, trasformandoli in strategie innovative.
Italian Taste Summit: Un Format di Successo:
Il format dell’Italian Taste Summit, altamente personalizzato e orientato alle esigenze specifiche di ogni produttore, si conferma come una piattaforma privilegiata per il business e il networking nel settore vinicolo italiano.
ITS 2025 – Highlights della Due Giorni:
One-to-One Export Meeting: Incontri mirati tra produttori e buyer internazionali.
Masterclass: Degustazioni guidate e approfondimenti con stampa e buyer.
Party & Galà: Celebrazione del Made in Italy con menù esclusivo e vini pregiati.
Italian Taste Summit 2025: Tendenze e Strategie per il Vino Italiano, foto da comunicato stampa
Masterclass in dettaglio:MASTERCLASS
15:00 Consorzio Barbera d’Asti e vini del Monferrato: produttori del territorio di Cocconato. La dispensa enogastronomica dei Savoia oggi.
● Piemonte DOC – Chardonnay 2023 – Cantine Nicola
● Piemonte DOC Bonarda 2023 – Marové
In abbinamento: salame cotto del salumificio Ferrero, Robiola maciottina e toma Rosengana dell’azienda Maciot.
A cura di Chef Maria Creschini e Chef Ilario Corbellini
L’Italian Taste Summit 2025 ha confermato il ruolo chiave del vino italiano nel panorama internazionale, evidenziando le strategie per affrontare le sfide del futuro e cogliere le nuove opportunità offerte dall’enoturismo, dai vini dealcolati e dai mercati emergenti.
Rome Wine Expo 2025 si prepara a tornare nella Capitale con la sua quarta edizione, un appuntamento imperdibile per tutti gli operatori del settore enologico e gli appassionati del buon vino. L’evento si terrà sabato 8, domenica 9 e lunedì 10 marzo 2025 presso il prestigioso Grand Hotel Palatino, in Via Cavour 213, Roma.
Rome Wine Expo 2025: L’Evento Imperdibile del mondo vino
Tre giorni intensi di degustazioni, approfondimenti e masterclass per celebrare il vino italiano e internazionale, con un focus sulla qualità e sulla cultura enologica.
Un Evento di Rilievo per il Settore Vinicolo
Con oltre 100 produttori di vino provenienti da Italia e estero, Rome Wine Expo si conferma un evento di riferimento per il mondo del vino.
Tra i protagonisti di questa edizione:
Vini del Lazio e di altre regioni italiane, con una selezione d’eccellenza.
Vini georgiani, rappresentati da ben 12 cantine.
Vini spagnoli della Catalogna, per un viaggio nei sapori e nelle tradizioni della penisola iberica.
L’evento non sarà solo un’occasione per scoprire nuove etichette, ma anche un’opportunità di formazione e networking per professionisti e appassionati del settore.
Rome Wine Expo 2025: L’Evento Imperdibile del mondo vino
Masterclass: Un Approfondimento sui Vini del Mondo
Uno degli aspetti più attesi del Rome Wine Expo 2025 sono le masterclass, incontri formativi tenuti da esperti enologi e sommelier. Queste sessioni didattiche permetteranno di esplorare la ricchezza dei territori vinicoli, approfondendo le peculiarità di vitigni e denominazioni.
Programma delle Masterclass
Sabato 8 marzo 2025
12:00 – L’eleganza dei vini bianchi vulcanici della Roma DOC.
14:30 – Alla scoperta del Riesling Renano.
16:30 – I grandi bianchi delle terre dei Piceni: Pecorino e Passerina.
18:30 – Il versante sud del grande vulcano laziale: degustazione cibo-vino.
Domenica 9 marzo 2025
12:00 – Viaggio nel cuore del Veneto vinicolo: Soave, Breganze e Valpolicella.
14:30 – Filosofia e terroir: introduzione ai vini naturali, biologici e biodinamici.
16:30 – I vini rossi della Roma DOC: rinascita di un mito, rivoluzione di un territorio.
Le masterclass si terranno nella sala conferenze del Grand Hotel Palatino e saranno accessibili previa prenotazione e conferma della disponibilità.
Rome Wine Expo 2025: L’Evento Imperdibile del mondo vino
Modalità di Accesso e Accrediti
L’ingresso a Rome Wine Expo 2025 è gratuito per gli operatori del settore, che potranno accreditarsi per un massimo di due persone.
Per accedere all’evento, è necessario:
Inviare nome e cognome (proprio e dell’eventuale accompagnatore) entro il 7 marzo 2025, rispondendo all’e-mail di invito.
Acquistare il calice di degustazione al costo di 5€ presso il desk accoglienza.
Prenotare la partecipazione alle masterclass, previa conferma della disponibilità dei posti.
Un Evento di Cultura e Passione
Rome Wine Expo non è solo un’esposizione di vini, ma un viaggio attraverso storie, tradizioni, cultura ed emozioni. L’evento offre un’occasione unica per scoprire nuove etichette, incontrare produttori e professionisti del settore, e approfondire il mondo del vino in tutte le sue sfumature.
Non perdere questa straordinaria esperienza a Roma!
Per maggiori informazioni e accrediti, contatta l’organizzazione o rispondi all’e-mail ricevuta.
Marco e lo staff di Rome Wine Expo 2025
Sabato 8 marzo 2025 ore 12:00 – 14:00Masterclass. L’eleganza dei vini bianchi vulcanici della Roma Doc. Un viaggio alla scoperta degli antichi vitigni bianchi del Lazio tra tradizione e innovazione.Diamo inizio all’evento con due masterclass dedicate alla Roma DOC. Denominazione che circonda con i suoi territori la città di Roma e che imprine nei suoi vini un carattere vulcanico che conferisce estrema sapidità. Iniziamo con i vini bianchi e con le Malvasie che sono protagoniste, ma non solo.A cura dell’enelogo Lorenzo Costantini e di Marco CumVini in degustazione in via di definizione
Sabato 8 marzo 2025 ore 14:30 – 16:00Masterclass. “Alla scoperta del Riesling Renano”. Viaggio nelle terre tedesche del Riesling: dal Palatinato alla Mosella.I grandi bianmchi tedeschi che hanno fatto la storia e costruito il mito del riesling renano nel mondo. Un escursus sui territori storici di riferimento.A cura di Marco CumVini in degustazione in via di definizione
Sabato 8 marzo 2025 ore 16:30 – 18:00Masterclass. I grandi bianchi delle terre dei Piceni. Pecorino e Passerina: due vitigni autoctoni dalla grande capacità espressiva e longevità.Due vitigni autoctoni delle marche che danno carattere all’Offida doc. Denominazione che abbraccia territori storici di grandi vini.A cura di Michelangelo FaniVini in degustazione in via di definizione
Sabato 8 marzo 2025 ore 18:30 – 20:00Masterclass. Il versante sud del grande vulcano laziale. Degustazione di abbinamento cibo-vino dei prodotti della rete Vip (vino innovazione e pane), espressione autentica delle microzone vulcaniche che compongono il sud dei Castelli Romani. A cura di Saula Giusto e di Giuseppe Garozzo Zannini QuiriniVini in degustazione in via di definizione
Domenica 9 marzo 2025 ore 12:00 – 13:30Masterclass. Viaggio nel cuore del Veneto vinicolo tra Soave, Breganze e Valpolicella.Un immersione sensoriale in un territorio di elezione, dove vitigni autoctoni e internazionali si esprimono in vini iconici di straordinaria eleganza. Terra di grande tradizione vinicola dove vitigni autoctoni e internazionali imprimono carattere e tipicità a vini di fama mondiale.A cura di Saula Giusto e dell’enologo Filippo Rossi.
Domenica 9 marzo 2025 ore 14:30 – 16:00Masterclass. Introduzione almondo dei vini naturali, biologici e biodinamiciViaggio alla scoperta dei vini che esprimono la purezza del territorio e l’impegno per un’agricoltura responsabile.L’affascinante mondo dei vini naturali, complesso e dinamico, presentato da un enologo di riferimento. Antonino ci aiuterà a capire come riconoscere la qualità nei vini naturali.A cura dell’enologo Antonino De Gennaro Aquino e Marco CumVini in degustazione in via di definizione
Domenica 9 marzo 2025 ore 16:30 – 18:00Masterclass. I vini rossi della Roma doc. Rinascita di un mito, rivoluzione di un territorio.Seconda degustazione dedicata ai vini rossi della Roma doc. Pochi sono a conoscenza della storicità dei vini rossi del Lazio. La viticoltura odierna vive un momento di vera riscoperta nella qualità assoluta.Vini unici, cutodi di una storia millenaria.A cura dell’enelogo Lorenzo Costantini e Marco CumVini in degustazione in via di definizione
Oggi, 10 febbraio 2025, si conclude alla Fortezza da Basso di Firenze la diciottesima edizione di Taste, il salone enogastronomico organizzato da Pitti Immagine.
Quest’anno, l’evento ha avuto come tema “Nato sotto il segno del gusto”, offrendo ai visitatori un viaggio tra le eccellenze dell’enogastronomia italiana contemporanea.
Taste 18, esclusivo evento enogastronomico a Fortezza da Basso, Foto di Mario Pegoraro
Un Percorso tra le Stelle del Gusto
Il percorso espositivo di Taste 2025 è stato concepito come una passeggiata tra le “stelle” dell’enogastronomia, mettendo in risalto le diversità e le eccellenze del settore.
Con oltre 750 aziende partecipanti, di cui 150 presenti per la prima volta, i visitatori hanno avuto l’opportunità di scoprire prodotti innovativi e tradizionali provenienti da tutta Italia.
Taste 18, esclusivo evento enogastronomico a Fortezza da Basso, Foto di Mario Pegoraro
Le Novità dell’Edizione 2025
Tra le novità di questa edizione, spiccano nuovi spazi espositivi e tematiche inedite. Particolare attenzione è stata dedicata alla “viticoltura eroica“, con masterclass guidate da Alvaro De Anna, fondatore del progetto Vini da Terre Estreme, che ha illustrato le sfide e le peculiarità dei vini prodotti in condizioni estreme.
Inoltre, il caffè ha avuto un ruolo di primo piano, con approfondimenti sulla qualità, l’innovazione e la sostenibilità nella filiera del chicco alla tazzina. Esperti del settore hanno condiviso le loro conoscenze su come concentrare gusto e aroma in una singola tazza, intrecciando tradizione e modernità.
Taste 18, esclusivo evento enogastronomico a Fortezza da Basso, Foto di Mario Pegoraro
Eventi Collaterali e Degustazioni
Oltre all’area espositiva, Taste 2025 ha offerto un ricco calendario di eventi collaterali, tra cui cene tematiche, degustazioni guidate e presentazioni di nuovi prodotti.
Questi appuntamenti hanno permesso ai partecipanti di approfondire la conoscenza dei prodotti e delle aziende presenti, creando momenti di incontro tra produttori, chef e appassionati del settore.
La Fortezza da Basso: Una Location d’Eccellenza
La scelta della Fortezza da Basso come sede dell’evento si è rivelata ancora una volta vincente. Questo storico complesso fiorentino ha fornito uno sfondo suggestivo e funzionale per l’allestimento degli spazi espositivi, facilitando l’incontro tra tradizione e innovazione che caratterizza Taste.
Taste 18, esclusivo evento enogastronomico a Fortezza da Basso, Foto di Mario Pegoraro
Un Bilancio Positivo
Con la partecipazione di oltre 750 aziende e una vasta affluenza di pubblico, Taste 2025 si conferma un appuntamento imperdibile per gli operatori del settore e per gli appassionati di enogastronomia.
L’evento ha saputo coniugare la valorizzazione delle tradizioni culinarie italiane con l’attenzione alle nuove tendenze e alle innovazioni del settore, offrendo un’esperienza ricca e coinvolgente per tutti i partecipanti.
Taste 18, esclusivo evento enogastronomico a Fortezza da Basso, Foto di Mario Pegoraro
Mentre si chiude questa edizione di Taste, l’attenzione è già rivolta al futuro, con l’auspicio che le prossime manifestazioni continuino a promuovere e celebrare l’eccellenza enogastronomica italiana, rafforzando il ruolo di Firenze come capitale del gusto.
Opinion: le manifestazioni enogastronomiche in Italia
Le manifestazioni enogastronomiche in Italia rappresentano un pilastro fondamentale per la promozione del patrimonio culinario e vinicolo del Paese, celebrando tradizione, innovazione e qualità Made in Italy.
Eventi come il Taste di Pitti a Firenze e il Salone del Gusto, organizzato da Slow Food, sono tra i più noti e apprezzati a livello internazionale, attirando ogni anno migliaia di visitatori e operatori del settore.
Questi appuntamenti riescono a creare un ponte tra produttori, buyer e consumatori, favorendo il networking e contribuendo allo sviluppo economico e turistico delle aree in cui si svolgono.
Il successo di manifestazioni come il Taste di Pitti risiede nella capacità di mettere in luce le eccellenze enogastronomiche italiane, valorizzando la diversità dei prodotti e la ricchezza delle tradizioni locali.
Attraverso degustazioni, workshop e presentazioni, questi eventi offrono un’esperienza immersiva che va ben oltre la semplice esposizione di prodotti: raccontano storie, territori e culture, creando un’atmosfera unica che trasforma il semplice atto del consumo in un’esperienza multisensoriale.
La presenza di esperti del settore e la partecipazione di aziende innovative hanno ulteriormente contribuito a rafforzare l’immagine internazionale dell’Italia come patria dell’eccellenza culinaria.
D’altra parte, non tutte le manifestazioni enogastronomiche hanno conosciuto il medesimo successo. Alcune sagre e fiere regionali, pur avendo il potenziale per valorizzare le eccellenze locali, hanno incontrato difficoltà organizzative, limitazioni di budget e problemi di comunicazione che ne hanno ridotto l’impatto.
In tali casi, la mancanza di una strategia di marketing efficace e di una promozione adeguata ha portato a una bassa affluenza di pubblico, evidenziando l’importanza di investire in pianificazioni strategiche e strumenti di comunicazione digitale per raggiungere un pubblico più ampio.
A parere mio, le manifestazioni enogastronomiche in Italia offrono un mix di successi e insuccessi che sottolinea l’importanza di un approccio integrato tra tradizione e innovazione.
Mentre alcuni eventi riescono a consolidare la reputazione del Made in Italy e a stimolare il turismo enogastronomico, altri evidenziano come la mancanza di pianificazione e investimenti mirati possa limitare il loro potenziale.
Nonostante le sfide, il settore continua a rappresentare un motore culturale ed economico di primaria importanza, capace di raccontare l’unicità dei sapori italiani e di favorire la crescita delle comunità locali.
Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer
Nella stupenda cornice delle OGR– Officine Grandi Riparazioni di Torino, dal 27 al 28 gennaio 2025 ha avuto luogo la nona edizione di Grandi Langhe.
Grandi Langhe 2025, evento indimenticabile piemontese
Conclusa da poco con un crescente numero di presenze, ben ripartite tra operatori del settore professionale, quali, buyers, importatori, ristoratori, enotecari, giornalisti sia nazionali sia esteri e wine blogger.
Grandi Langhe 2025 le presenze
In questa edizione sono aumentati anche gli espositori, circa 500, di cui 380 provenienti da Langhe e Roero e 120 dal resto della regione con oltre 3000 etichette in degustazione.
Grandi Langhe 2025, evento indimenticabile
Per la prima volta è stata messa a disposizione alla stampa un ampia area con servizio Sommelier che nostro malgrado era ancora in rodaggio. Le OGR sono poste accanto alla Stazione Ferroviaria di Torino Porta Susa, pertanto, ideali per coloro che viaggiano in treno.
Grandi Langhe 2025, evento indimenticabile
Ai desk di assaggio non più contraddistinti dalla denominazione di appartenenza, bensì in ordine alfabetico vi erano produttori delle più prestigiose Docg del Piemonte, come Barolo, Barbaresco, Roero, Barbera del Monferrato, Brachetto d’Acqui, Asti, Alta Langa, Canelli, Dogliani, Diano d’Alba, Erbaluce di Caluso, Gattinara, Nizza, Ovada, Ruche’ di Castagnole Monferrato e Terre Alfieri e numerose Doc di tutta la regione.
Grandi Langhe 2025, evento indimenticabile
Evento organizzato dal Consorzio di Tutela Barolo BarbarescoAlba Langhe e Dogliani, dal Consorzio Tutela Roero e in collaborazione con Piemonte Land of Wine, Pulltex ed il supporto di Regione Piemonte, Città di Torino e Banca Alba.
Una kermesse ben organizzata e appassionante, alla quale partecipo molto volentieri, sin da quando veniva organizzata nella ridente cittadina di Alba.
Grandi Langhe 2025, evento indimenticabile
Le etichette in degustazione sono prevalentemente ottenute da uno dei vitigni più noti e tra i più diffusi in Piemonte come il Nebbiolo, ma anche Barbera, Dolcetto, Grignolino, Timorasso, Nascetta, Arneis, Moscato, Erbaluce di Caluso, Brachetto e molti altri ancora sia nazionali sia internazionali.
Grandi Langhe 2025, evento indimenticabile
Seguono alcuni assaggi tra i più indimenticabili e tra quelli da me effettuati, focalizzandomi tra le varie denominazioni.
Ci tengo a precisare che non mi sono potuto presentare di fronte al desk d’assaggio di ogni produttore presente, pertanto, alcune etichette meritevoli non le troverete e gli assaggi sono inconfutabilmente soggettivi.
Grandi Langhe 2025, evento indimenticabile
Grandi Langhe: alcune degustazioni 2025
Alta Langa Blanc de Blancs Riserva 2019 Tenuta Il Falchetto – Chardonnay 100% – Bellissimo giallo dorato, perlage finissimo e continuo, rivela sentori di crosta di pane, fiori d’acacia, creme noisettes e erbe aromatiche, la freschezza stimola il sapido e lunghissimo sorso. Sito di riferimento: https://www.ilfalchetto.com
Alta Langa Brut Blanc de Blancs 655 Brandini – Chardonnay 100% – Giallo dorato, bollicine fini e durature, emana sentori di scorza d’agrumi, zagara, pan brioche e miele, dal sapore fresco, saporito e persistente. Sito di riferimento: https://www.agricolabrandini.it
Roero Arneis 2022 Palazzo Rosso – Giallo paglierino dai riflessi verdolini, sprigiona note di fiori di camomilla, mela pesca, susina e banana, scivola fresco e sapido in bocca è ci rimane a lungo. Sito di riferimento: https://www.palazzorosso.it
Grignolino del Monferrato Casalese Buslin Noblesse 2021 Tenuta Ca’ Davite – Rubino intenso, i sentori richiamano perlopiù fragolina di bosco, cassis e spezie dolci, arriva fresco e carezzevole, fine e persistente.
Robino Bramaterra 2019 Le Pianelle – Rosso rubino trasparente, al naso giungono sentori di lampone, fragolina di bosco, erbe officinali e spezie, al palato è setoso, armonioso e coerente. Sito di riferimento: https://www.lepianelle.com
Laudana Nizza 2021 Vinchio Vaglio – Rosso rubino intenso e profondo, libera sentori di violacciocca, amarena, pepe, tabacco e scatola da sigaro, al gusto è avvolgente con tannini nobili ed è dotato di una lunga persistenza aromatica. Sito di riferimento: https://vinchio.com
Boca 2021 Villa Guelpa – Rosso rubino, rimanda piacevoli sentori di frutti di bosco, spezie dolci, sottobosco e nuances balsamiche, al palato è fresco, setoso, pieno ed appagante e lungo. Sito di riferimento: https://www.villaguelpa.it
Barbaresco Vanotu 2021 Pellissero – Tonalità rosso rubino trasparente, dipana note di rosa, lampone, ciliegia, timo e vaniglia, al gusto è vellutato, avvolgente, ampio e persistente. Sito di riferimento: https://www.pellissero.com
Barolo Cerequio 2020 Michele Chiarlo – Bel rubino trasparente e consistente, emergono sentori di amarena, ribes nero, arancia sanguinella, menta, tabacco e spezie, al palato è leggiadro, vellutato, delicato e duraturo. Sito di riferimento: https://www.michelechiarlo.it
Moscato d’Asti “Vite Vecchia” Ca’d’Gal – Giallo paglierino chiaro, perlage fine e persistente, sviluppa note di salvia, rosmarino, agrumi, miele e erbe balsamiche, sorso fresco, dolce, cremoso e duraturo. Sito di riferimento: https://cadgal.it
Adriano Guerri, sommelier professionista, wine critic e blogger freelance
Premiate le aziende della Tuscia: Presentazione Guida 2025 e degustazioni a Caprarola, La Tuscia del vino
di Cristina Santini
Lunedì 27 gennaio nel pomeriggio è stata presentata alle Scuderie di Palazzo Farnese a Caprarola, in provincia di Viterbo, la guida “La Tuscia del Vino 2025”, curata da Carlo Zucchetti e Francesca Mordacchini Alfani, e moderata dal direttore del giornale www.carlozucchetti.it, Francesco Corsi.
La Tuscia del vino 2025, memorabile giornata degustativa
La Tuscia, la terra di confine tra Lazio, Umbria e Toscana, è un vero e proprio tesoro di gemme nascoste: borghi medievali, siti storici e meraviglie naturali. Questa regione, culla della civiltà etrusca e terra dei Papi, è una vera testimonianza del ricco patrimonio culturale italiano.
E’ un territorio morfologicamente e geologicamente variegato, caratterizzato da un dinamismo e un’evoluzione costanti. Negli ultimi dieci anni, ha dimostrato una continua crescita, come attestano l’aumento del numero di cantine e la credibilità raggiunta dai prodotti anche oltre i confini regionali.
La Tuscia del vino 2025, memorabile giornata degustativa, foto di Cristina Santini
Dall’anno di lancio della pubblicazione nel 2015, l’area di copertura si è gradualmente espansa oltre la provincia di Viterbo, includendo la Maremma, l’Umbria e altre zone confinanti con il Lazio. Ciò è stato fatto “per far sì che il disegno enologico della Tuscia, questa mappa disegnata, segua confini che ricercano nella sedimentazione del suolo la loro ragione d’essere e individuano tra le pieghe nascoste della storia i segni di una comune appartenenza” – come indica l’incipit .
Francesca Mordacchini Alfani ha parlato del progetto come “un’iniziativa inclusiva che non seleziona aziende vinicole specifiche, ma piuttosto conduce una ricerca meticolosa per includere tutti i produttori locali, anche i più nuovi e giovani, sotto l’egida della ‘Nouvelle Vague’. Ciò ci aiuta a comprendere le tendenze emergenti che percorrono la strada del vino, in particolare la crescente enfasi sugli approcci artigianali e sostenibili”.
La Tuscia del vino 2025, memorabile giornata degustativa, foto di Cristina Santini
Le due sale delle Scuderie hanno ospitato un’impressionante affluenza di pubblico e la grande degustazione delle aziende premiate e incluse nella guida. Erano presenti sul palco anche le autorità istituzionali, tra cui il Sindaco di Caprarola Angelo Borgna, il Consigliere regionale Giulio Zelli, il Direttore della Camera di Commercio Francesco Monzillo e la Dirigente scolastica dell’Istituto Alessandro Farnese di Caprarola Paola Adami.
Il Sindaco ha dichiarato che “il Comune di Caprarola è lieto di fornire il suo supporto per ospitare questa manifestazione di grande rilevanza per il territorio locale. Questo territorio non si caratterizza solo per l’agricoltura e le bellezze storiche, artistiche e ambientali, ma anche per l’eccellenza enogastronomica che merita di essere adeguatamente valorizzata. La presenza in questa sala di numerose cantine, produttori e partecipanti interessati dimostra l’importanza di questo settore.”
La Tuscia del vino 2025, memorabile giornata degustativa, foto di Cristina Santini
A questo punto non ci resta che condividere gli impressionanti numeri di questa edizione: 12 distinte regioni, 196 aziende vinicole valutate, oltre 1.000 vini degustati, 32 Cantine insignite del prestigioso riconoscimento “Cappello” (riconoscimento assegnato non al singolo vino ma all’azienda per la costanza e la coerenza del progetto sostenuto e per l’immagine del territorio come marchio storico fuori dai confini) e 127 vini che meritano una lunga sosta con i tre “Est! Est! Est!” di Montefiascone, una delle prime 5 DOC storiche d’Italia e la seconda più antica.
Al termine della premiazione, i produttori hanno assegnato un premio speciale a Carlo Zucchetti per il suo lavoro pluriennale nella promozione della regione della Tuscia, con particolare riferimento al suo impegno per il settore vinicolo.
La Tuscia del vino 2025, memorabile giornata degustativa, foto di Cristina Santini
I Premiati
32 cantine che hanno conquistato il Cappello:
Andrea Occhipinti – Gradoli, Lago di Bolsena Antica Cantina Leonardi – Montefiascone, Lago di Bolsena Antonella Pacchiarotti – Grotte di Castro, Lago di Bolsena
La Tuscia del vino 2025, memorabile giornata degustativa, foto di Cristina Santini
Antonio Camillo – Manciano, Tuscia Toscana Barberani – Orvieto, Ai Piedi del Peglia Cantina Ortaccio – Latera, Lago di Bolsena Cantine Neri – Orvieto, Tra Paglia e Tevere Castello della Sala – Ficulle, Ai Piedi del Peglia Decugnano dei Barbi – Orvieto, Ai Piedi del Peglia Erik Banti – Scansano, Tuscia Toscana Famiglia Cotarella – Montefiascone, Lago di Bolsena e Montecchio, Ai piedi del Peglia Il Vinco – Montefiascone, Lago di Bolsena La Maliosa – Manciano, Tuscia Toscana La Palazzola – Stroncone, Tra Tevere e Nera Le Coste – Gradoli, Lago di Bolsena Leonardo Bussoletti – Narni, Tra Tevere e Nera M. Menichetti – Montemerano di Manciano, Tuscia Toscana Muscari Tomajoli – Tarquinia, Tuscia Maremmana Palazzone – Orvieto, Tra Paglia e Tevere Podere Orto – Acquapendente, Media Valle del Paglia San Giovenale – Blera, Via Clodia Sassotondo – Sovana, Tuscia Toscana Sergio Mottura – Civitella d’Agliano, Tra Paglia e Tevere Stefanoni – Montefiascone, Lago di Bolsena Tenuta La Pazzaglia – Castiglione in Teverina, Tra Paglia e Tevere Tenuta Le Velette – Orvieto, Tra Paglia e Tevere Tenuta Montauto – Manciano, Tuscia Toscana Terenzi – Scansano, Tuscia Toscana Trebotti – Castiglione in Teverina, Tra Paglia e Tevere Trenta Querce – Lugnano in Teverina, Tra Paglia e Tevere Vignaioli del Morellino di Scansano – Scansano, Tuscia Toscana Vigne del Patrimonio – Ischia di Castro, Castro
La Tuscia del vino 2025, memorabile giornata degustativa, foto di Cristina Santini
127vini che meritano una lunga sosta (suddivisi per areale di appartenenza e tipologia):
Spumanti Bianchi
Tra Paglia e Tevere Chardonnay I.G.T. Lazio spumante Brut Nature ‘15 Sboccatura 07/‘24 Sergio Mottura
Tra Tevere e Nera Brut Gran Cuvée Metodo Classico ‘18 Sboccatura ‘24 La Palazzola Gran Cuvée Pas Dosé Metodo Classico ‘18 Sboccatura ‘23 La Palazzola
Castro Brut Aladoro Metodo Classico S.A. Sboccatura ‘24 Vigne del Patrimonio Brut Alaenne Pinot Nero Sessantamesi Metodo Classico S.A. Sboccatura ‘23 Vigne del Patrimonio
La Tuscia del vino 2025, memorabile giornata degustativa, foto di Cristina Santini
Spumanti Rosé
Tra Paglia e Tevere Rosé No Vintage S.G. Metodo Classico S.A. (‘20) Feudi Spada
Tra Tevere e Nera Nerosé Metodo Classico 60 mesi ‘21 Sboccatura ‘24 La Madeleine
Castro Brut Rosé AlaRosa Metodo Classico S.A. Sboccatura ‘24 Vigne del Patrimonio
Bianchi
Lago di Bolsena Bianco Perso Vino Bianco S.A. (‘23) Il Vinco Bianco Vino Bianco ‘23 Sopra l’Ago Cocciuto Bianco Vino Bianco S.A. (‘22) Le Coste Est! Est!! Est!!! di Montefiascone D.O.C. La Produttoria ‘22 Poggio Bbaranello Vignaioli Controvento Est! Est!! Est!!! di Montefiascone D.O.C. Viti Vecchie ‘23 Famiglie S&T Ferentano I.G.P. Lazio bianco ‘21 Famiglia Cotarella Insolente I.G.T. Lazio bianco ‘22 Famiglie S&T Moscato I.G.T. Lazio Colle De’ Poggeri ‘23 Stefanoni Roscetto I.G.P. Lazio Colle de’ Poggeri ‘22 Stefanoni Roscetto I.G.P. Lazio LucediLago ‘23 Antica Cantina Leonardi Trilli Vino Bianco S.A. (‘23) Gazzetta Vince’ Vino Bianco ‘23 Monti della Moma
Media Valle del Paglia Tuscia D.O.C. Grechetto ‘22 Terre d’Aquesia
Tra Paglia e Tevere Bianco Vino Bianco S.A. (‘22) Corvagialla Cinquemila Lire Vino Bianco ‘22 Riccardo Danielli Grechetto I.G.P. Lazio Poggio Triale ‘22 Tenuta La Pazzaglia Grechetto I.G.P. Lazio Poggio Triale ‘21 Tenuta La Pazzaglia Grechetto I.G.P. Lazio Rendu 22 Tenuta La Pazzaglia Grechetto I.G.T. Civitella d’Agliano La Torre a Civitella ‘22 Sergio Mottura Grechetto I.G.T. Umbria Sole Uve ‘20 Tenuta Le Velette ‘L Confinante Vino Bianco S.A. (‘23) Cantina Pulaio La Marchesa I.G.P. Umbria Bianco ‘23 Feudi Spada Musco Vino Bianco ‘21 Palazzone Orvieto Classico Superiore D.O.C. Ca’ Viti ‘23 Cantine Neri Orvieto Classico Superiore D.O.C. Campo del Guardiano ‘21 Palazzone
Riparelle I.G.T. Toscana bianco ‘23 Cantina del Rospo Selva Cerrina Vino Bianco ‘23 La Dolce Vita Semillon I.G.T. Toscana calma e gesso ‘20 Casavyc Uni I.G.T. Toscana bianco Metodo Corino ‘23 La Maliosa Vermentino I.G.T. Toscana ‘23 Antonio Camillo
La Tuscia del vino 2025, memorabile giornata degustativa, foto di Cristina Santini
Castro Pian di Lance I.G.T. Lazio bianco ‘23 GeReMi Sauvignon I.G.P. Lazio Meridio ‘23 Azienda Agricola Lotti Bio Vermentino I.G.T. Lazio Zamathi ‘22 Terre di Marfisa
La Tuscia del vino 2025, memorabile giornata degustativa, foto di Cristina Santini
Rosati
Lago di Bolsena Alkes Vino Rosato ‘23 Andrea Occhipinti Ramatico I.G.T. Lazio rosato ‘22 Antonella Pacchiarotti Rosato Vino Rosato S.A. (‘23) Nevi Antolini Rosato Vino Rosato S.A. (‘23) Malauva
Tra Paglia e Tevere Aleatico I.G.P. Lazio rosato ‘22 Trebotti Tuscia Maremmana Velca I.G.P. Lazio rosato ‘23 Muscari Tomajoli
La Tuscia del vino 2025, memorabile giornata degustativa, foto di Cristina Santini
Castro Naif Vino Rosato ‘23 Podere Puellae
Rossi
Lago di Bolsena Aleatico I.G.P. Lazio Montesenano ‘23 Villa Caviciana FAI Aleatium Zero8 Vino Rosso S.A. (‘20) Georgea Marini Cavarosso I.G.T. Lazio rosso ‘22 Antonella Pacchiarotti Fanum I.G.P. Lazio rosso ‘21 Stefanoni Merlot & Cabernet I.G.P. Lazio Don Carlo ‘21 Antica Cantina Leonardi Montiano I.G.P. Lazio rosso ‘21 Famiglia Cotarella Rà I.G.P. Umbria rosso ‘22 La Chiaracia Rosicasasso I.G.P. Lazio rosso ‘23 Castelli Rosso Vino Rosso S.A.(‘21) La Villana Vecchi Filari Vino Rosso S.A. (‘22) Cantina Ortaccio
Media Valle del Paglia Rosso I.G.T. Lazio ‘21 Podere Orto
Tra Paglia e Tevere Cabernet Franc I.G.P. Umbria Atlante ‘17 Paolo e Noemia d’Amico Ciliegiolo di Narni I.G.T. ‘23 Sandonna Grandi Annate I.G.T. Lazio rosso ‘21 Bottaccio Palaia I.G.P. Umbria rosso ‘22 Monrubio Pietra Dura I.G.T. Lazio rosso ‘21 Bottaccio Pinot Noir I.G.P. Umbria Notturno dei Calanchi ‘22 Paolo e Noemia d’Amico Rosso Orvietano D.O.C. Librato ‘22 Cantina Altarocca
Ai piedi del Peglia Il Rosso A.D. 1212 I.G.T. Umbria ‘21 Decugnano dei Barbi Pinot Nero I.G.T. Umbria ‘22 Castello della Sala Rimani I.G.P. Umbria rosso ‘23 Hibernus Sangiovese I.G.P. Umbria Pagliano ‘22 Tenuta Morciano
Tra Tevere e Nera Ciliegiolo di Narni I.G.T. Brecciaro ‘22 Leonardo Bussoletti Ciliegiolo di Narni I.G.T. Podere Montini ‘21 Marchesi Ruffo della Scaletta Ciliegiolo di Narni I.G.T. Ràmici ‘21 Leonardo Bussoletti Ciliegiolo di Narni I.G.T. Spiffero ‘22 Tenuta Cavalier Mazzocchi 1919 NarnOT I.G.P. Umbria rosso ‘20 La Madeleine
La Tuscia del vino 2025, memorabile giornata degustativa, foto di Cristina Santini
Ai Piedi del Peglia Muffato della Sala I.G.T. Umbria bianco ‘22 Castello della Sala Orvieto Classico Superiore Muffa Nobile D.O.C. Calcaia ‘22 Barberani
Tra Tevere e Nera Amelia D.O.C. Vinsanto dieci anni ‘12 La Palazzola
Un Viaggio nel Mondo del Vino guidati da un’Esperta del Settore: I sensi e il vino
La rinomata esperta enogastronomica Carol Agostini, editore di Papillae Magazine e fondatrice dell’agenzia FoodandWineAngels, annuncia il lancio di un esclusivo corso di avvicinamento al vino presso il prestigioso Ristorante degli Angeli di Magliano Sabina. Il corso, strutturato in cinque incontri, offre un’esperienza formativa completa che combina teoria, pratica e gastronomia d’eccellenza.
I sensi sono i canali attraverso cui il nostro corpo percepisce e interpreta il mondo che ci circonda. Sono gli strumenti biologici che ci permettono di raccogliere informazioni dall’ambiente esterno, trasformandole in segnali che il nostro cervello può comprendere e processare.
Ogni senso ha un compito specifico: la vista ci permette di percepire luci, colori e forme; l’udito cattura le onde sonore; il tatto ci fa sentire pressione, temperatura e texture; l’olfatto rileva le molecole chimiche nell’aria; il gusto ci aiuta a distinguere i sapori dei cibi.
Questi sistemi sensoriali lavorano in perfetta sinergia, creando quella che chiamiamo “esperienza sensoriale”. È affascinante come il nostro cervello riesca a combinare tutti questi input in un’unica, coerente percezione della realtà che ci circonda.
I sensi non sono solo strumenti di sopravvivenza, ma arricchiscono la nostra vita permettendoci di godere della bellezza di un tramonto, della melodia di una canzone, del profumo di un fiore o del sapore di un buon piatto. Sono la nostra finestra sul mondo, il ponte tra la nostra coscienza e l’ambiente esterno.
Ma i sensi vanno oltre la semplice percezione fisica: influenzano le nostre emozioni, i nostri ricordi e il nostro comportamento. Un particolare odore può evocare ricordi d’infanzia, un suono può calmarci o eccitarci, un sapore può confortarci. Sono la base della nostra esperienza umana.
I Sensi e Avvicinamento al Vino: Un Percorso Sensoriale con Carol Agostini
Carol Agostini porta nel corso la sua vasta esperienza nel settore enogastronomico:
Editore di Papillae Magazine, pubblicazione di riferimento nel settore
Fondatrice di FoodandWineAngels
Consulente enogastronomica di prestigiose cantine italiane
Docente in numerosi corsi di formazione professionale
Esperta di marketing del vino e comunicazione enogastronomica
Location d’Eccellenza
Il Ristorante degli Angeli, situato in posizione strategica a soli 10 minuti dal casello autostradale di Magliano Sabina, offre un ambiente raffinato e professionale, ideale per un’esperienza formativa di alto livello.
Come Partecipare
Le iscrizioni sono aperte con posti limitati. Per partecipare:
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