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Editoria: più libri più liberi, Armando Editore 2023

Editoria: più libri più liberi, Armando Editore 2023

Editoria: Più libri più liberi L’andamento del mercato italiano e l’intervista alla Casa Editrice Italiana, Armando Editore Di Cristina Santini   Dopo avervi parlato nel primo articolo https://www.papillae.it/fiera-nazionale-della-piccola-media-editoria/ del programma…

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Festival Cucina Veneta 2023: Premiate l'eccellenze Food&Wine

Festival Cucina Veneta 2023: Premiate l’eccellenze Food&Wine

Eccellenze Venete Food&Wine 2023: Celebrazione di Gusto e Tradizione al Festival Cucina Veneta 2023

Di Carol Agostini

Nel suggestivo scenario delle pendici dei Colli Euganei, un evento di rilevanza culinaria e culturale ha coronato il Tour delle Eccellenze Venete. Presso l’Antica Trattoria Ballotta, un’autentica istituzione culinaria risalente al 1605, si è tenuta la cerimonia di premiazione delle ‘Eccellenze Venete Food&Wine 2023’.

Festival Cucina Veneta 2023: Premiate l'eccellenze Food&Wine, foto Paolo Caratossidis da comunicato stampa
Festival Cucina Veneta 2023: Premiate l’eccellenze Food&Wine, foto Paolo Caratossidis da comunicato stampa

Questa manifestazione, organizzata dal Festival della Cucina Veneta in collaborazione con la Regione Veneto, ha rappresentato un tributo alle imprese, ai prodotti tipici, alle ricette, agli chef e alle opere culturali che hanno contribuito ad arricchire l’offerta enogastronomica e comunicativa della regione nel corso dell’anno 2023.

La giornata di premiazione ha visto la partecipazione di illustri ospiti, tra cui il Consigliere Regionale del Veneto Elisa Venturini, il Vicepresidente della Provincia di Padova Daniele Canella, il Presidente del Parco Regionale dei Colli Euganei Alessandro Frizzarin e il Presidente di Cultura & Cucina Paolo Caratossidis. Questo illustre panel di giudici ha onorato con premi e riconoscimenti coloro che hanno contribuito significativamente all’enogastronomia e alla cultura veneta.

Una Cornice Storica: L’Antica Trattoria Ballotta dal 1605

L’evento si è svolto nell’Antica Trattoria Ballotta dal 1605, un autentico tempio storico della cucina veneta. Questo luogo, patria del celebre Baccalà alla cappuccina proposto per l’iscrizione nel registro dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della Regione Veneto, ha offerto il perfetto sfondo per la celebrazione di eccellenze culinarie.

Premiazioni e Riconoscimenti: L’Elogio della Qualità

I premi sono stati consegnati ai rappresentanti di consorzi, imprese, prodotti tipici, ricette, chef, e opere artistiche o documentaristiche che hanno eccelso nel corso dell’anno. Il Consigliere Regionale del Veneto, Elisa Venturini, ha sottolineato l’importanza di questi riconoscimenti nel promuovere l’eccellenza e nell’arricchire l’intero territorio veneto, generando ricadute positive sul turismo e sull’industria dell’Horeca.

Il Presidente del Festival Paolo Caratossidis ha espresso la sua soddisfazione per il successo del Tour delle Eccellenze Venete, evidenziando come l’iniziativa abbia raggiunto importanti traguardi anche in ambito nazionale, come l’UlysseFest di Lonely Planet.

Festival Cucina Veneta 2023: Premiate l'eccellenze Food&Wine, foto da comunicato stampa
Festival Cucina Veneta 2023: Premiate l’eccellenze Food&Wine, foto da comunicato stampa

Un Buffet Luculliano: Oltre i Confini del Gusto

Il premio è stato seguito da un buffet ricco di delizie culinarie venete. Tra tradizione e innovazione, i partecipanti hanno potuto assaporare insaccati e formaggi di altissima qualità, pearà e stortina veronese, primi piatti con gnocchetti al sugo di carne secca della saccisica, il baccalà in tutte le sue declinazioni, rarità come il lardo di Wagyu, il dentice mantecato e i miniburger di ‘folpo’, risotto con radicchio di Chioggia IGP, gelato artigianale al Tiramisù e il celebre Tiramisù di Treviso del Campione del Mondo TWC Serafini. Il tutto è stato sapientemente accompagnato da Prosecco Docg e dai vini dei Colli Euganei, grappe e caffetteria.

VEDI ANCHE: https://www.papillae.it/veneto-conferma-certezza-per-dop-economy-italia/

Festival Cucina Veneta 2023: Premiate l'eccellenze Food&Wine, foto da comunicato stampa Festival Cucina Veneta 2023: Premiate l'eccellenze Food&Wine, foto da comunicato stampa

La Lista degli Eletti: Premiati e Celebrati al Festival Cucina Veneta

La cerimonia di premiazione ha celebrato numerose figure e realtà meritevoli, che hanno contribuito in modo significativo all’eccellenza veneta. Tra i premiati spiccano:

Crifill – Cristian & Filippo Benvegnù
Ciokkolatte – Lorenzo Zambonin e Guido Zandonà
Alimentipack – Enrico Bernardi
Dersut – Conte Giorgio Caballini di Sassoferrato
Pastificio Artusi – Enrico e Alberto Artusi
Salvagno Frantoio – Giovanni e Francesca Salvagno

Consorzio Asparago di Badoere IGP – Paolo Donadini
Aprolav Caseus Italy – Terenzio Borga
Zanin Distillerie – Alessandra Zanin
Chef Matteo Mezzaro di Ai Porteghi Bistrot
Nicola Rampazzo di Grazia Pane Dolci e Caffè

Isiss G.B. Cerletti di Conegliano V.to – Mariagrazia Morgan
Stefano Dalla Betta di Cal Monda
Roberto Contin di Contin F.lli Benessere a Tavola
Alessandro e Jessica Meggiolaro di Meggiolaro Insaccati di Alta Qualità
Alberto Cais della Fondazione Oltre il Labirinto Onlus

Chef David Perissinotto
Valerio Corradi del Comitato Bacanal del Gnoco & Papà del Gnoco
Alessandro Ferro e Fabrizio Scibetta Chef
Famiglia Legnaro di Antica Trattoria Ballotta dal 1605
Lorenzo & Genny Busetto di Cozza Mitilla

Federico Menetto di Blue Farmers UNO.61
Roberto Gardina della Strada del Vino dei Colli Euganei
Alessandro Frizzarin del Parco Regionale dei Colli Euganei
Silvia Lavacca di Unconventional Eggs
Federico Caner, Assessore al Turismo, Agricoltura e Fondi UE della Regione del Veneto

Francesco Redi Twissen del Tiramisù World Cup
Cristian Bisato della Confraternita del Folpo
Luca Ortoncelli della Confraternita del Bisat
Daniele Tagliapietra di Tagliapietra & Figli

Gianni Stival dell’O.P. Bivalvia/I Pescaori
Giuseppe Boscolo Palo del Consorzio Radicchio di Chioggia IGP
Antonino Padovese
Claudio De Min

Questa lunga lista di premiati rappresenta solo una parte delle eccellenze venete celebrate durante l’evento. Ogni singolo premio è stato un tributo a chi, con passione e dedizione, ha contribuito a preservare e arricchire la tradizione enogastronomica e culturale della regione.

Festival Cucina Veneta 2023: Premiate l'eccellenze Food&Wine, foto da comunicato stampa
Festival Cucina Veneta 2023: Premiate l’eccellenze Food&Wine, foto da comunicato stampa

Un Inno alla Tradizione e all’Eccellenza

La cerimonia di premiazione delle ‘Eccellenze Venete Food Wine 2023’ è stata molto più di un semplice riconoscimento; è stata un inno alla tradizione, alla passione e all’impegno di coloro che hanno reso possibile questo straordinario patrimonio culturale. Le eccellenze premiate sono la testimonianza tangibile di quanto la cultura e la gastronomia possano essere forze unificanti, capaci di rendere omaggio alla storia e alle radici di una comunità. Mentre il sole tramontava dietro i Colli Euganei, il sapore delle eccellenze venete persisteva, un ricordo indelebile di una giornata dedicata al meglio della cucina e della cultura della regione.

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Fivi, 12º Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti 2023

Fivi, 12º Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti 2023

Record di Successo al 12º Mercato FIVI dei Vini dei Vignaioli Indipendenti: Esordio Trionfale a Bologna!

Di Carol Agostini

La prima edizione del Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti a Bologna ha superato ogni aspettativa, consolidando nuovi record con una partecipazione massiccia di 985 vignaioli, 2 associazioni di vignaioli stranieri e 29 olivicoltori della FIOI. Questo evento, organizzato per la prima volta a BolognaFiere, ha segnato un’importante unione tra produttori agricoli, richiamando un afflusso straordinario di oltre 26.000 visitatori distribuiti nei tre giorni di manifestazione.

Fivi, 12º Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti 2023
Fivi, 12º Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti 2023

I nuovi spazi di BolognaFiere hanno offerto un ambiente accogliente e luminoso per gli oltre 985 stand dei vignaioli, facilitando gli incontri e gli assaggi tra i visitatori.

Lorenzo Cesconi, Presidente FIVI, esprime soddisfazione per il successo ottenuto: “Abbiamo dimostrato che il cuore di questa manifestazione sono le Vignaiole e i Vignaioli, con i loro vini, a raccontare tanti tasselli del grande puzzle dell’Italia del vino.”

Fivi, 12º Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti 2023
Fivi, 12º Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti 2023

La filosofia di eguaglianza e democraticità della FIVI è stata enfatizzata dall’assegnazione casuale degli spazi fieristici a ogni partecipante, indipendentemente dalla loro storia aziendale. Gianpiero Calzolari, Presidente di BolognaFiere, ha dichiarato soddisfazione per l’entusiasmo suscitato e ha evidenziato l’importanza di questo evento nel consolidare il ruolo di BolognaFiere come punto di riferimento per i vini di eccellenza.

Questa edizione ha confermato il Mercato dei Vini come un appuntamento fondamentale nel panorama vitivinicolo italiano, attirando non solo un pubblico numeroso ma anche l’attenzione di operatori del settore e piccoli trader esteri. Il successo è stato riflesso dalla copertura mediatica e dall’attività sui social media.

Fivi, 12º Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti 2023, Cameli Irene
Fivi, 12º Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti 2023, Cameli Irene

Oltre alla vetrina enologica, l’Assemblea annuale dei soci della FIVI ha posto l’attenzione sulla manutenzione del territorio e il ruolo cruciale dei vignaioli in questo ambito. Durante questa sessione, è stato presentato un dossier che ha sottolineato l’importanza del disegno di legge in esame sulla figura dell’agricoltore custode dell’ambiente del territorio.

L’evento si è concluso con la consegna di importanti premi, tra cui il Premio “Leonildo Pieropan” 2023 assegnato a Emidio Pepe, Vignaiolo in Abruzzo e storico socio FIVI, e il nuovo premio “Vignaiolo come noi” consegnato al musicista Stefano Belisari, noto come Elio.

Il 12º Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti a Bologna ha segnato un trionfo senza precedenti, sottolineando l’importanza del settore vinicolo indipendente nel contesto agricolo e culturale italiano.

Fivi, 12º Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti 2023
Fivi, 12º Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti 2023

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Il Metaverso nel 2023: cibo e vino virtuali o ancora reali? foto da internet

Il Metaverso nel 2023: cibo e vino virtuali o ancora reali?

Il Metaverso e il Mondo del vino e cibo: Esplorare Gusti e Terroir Virtuali

Di Carol Agostini

Nel contesto in continua evoluzione dell’era digitale, un nuovo e affascinante orizzonte si apre per il mondo del vino: il metaverso. Questa realtà virtuale in continua crescita offre opportunità di esplorare, apprezzare e persino degustare vini in modi che sfidano i confini tradizionali. Mentre il mondo del vino rimane strettamente legato al terroir e all’esperienza fisica, l’immersione nel metaverso presenta nuovi scenari affascinanti.

Il Metaverso nel 2023: cibo e vino virtuali o ancora reali?
Il Metaverso nel 2023: cibo e vino virtuali o ancora reali? foto da internet

Il Terroir Virtuale e le Degustazioni Olografiche

Nel metaverso, l’idea di terroir, che rappresenta il connubio tra suolo, clima e coltivazione delle uve, può essere reinterpretata in modi innovativi. I produttori di vino possono creare terroir virtuali, ricreando digitalmente i paesaggi, i suoli e le condizioni climatiche che contribuiscono a creare i sapori unici dei loro vini.
Le degustazioni olografiche consentono ai partecipanti di assaporare vini virtuali, con simulazioni che riproducono i sapori, gli aromi e le sensazioni tattili di un bicchiere di vino. Questa esperienza sensoriale avanza la tradizionale degustazione di vini, consentendo ai consumatori di esplorare i vini da tutto il mondo senza lasciare il comfort delle proprie case.

Enoteche Digitali e Mercati Virtuali del Vino

Nel metaverso, le enoteche digitali fungono da spazi di socializzazione virtuali dove gli appassionati di vino possono incontrarsi, condividere esperienze e scoprire nuovi vini. Questi spazi consentono ai produttori di promuovere le proprie etichette, sia reali che virtuali, offrendo degustazioni e racconti coinvolgenti sul processo di produzione.
I mercati virtuali del vino offrono piattaforme di acquisto di vino digitali, con un’ampia selezione di etichette provenienti da tutto il mondo. Questi spazi consentono ai consumatori di esplorare e acquistare vini con facilità, creando ponti tra produttori e amanti del vino.

Eventi e Festival Virtuali del Vino

Mentre gli eventi fisici rimangono fondamentali per l’industria vinicola, gli eventi e i festival virtuali del vino stanno guadagnando popolarità. Queste manifestazioni consentono a migliaia di partecipanti da tutto il mondo di connettersi per scoprire nuove etichette, partecipare a seminari, ascoltare esperti e, naturalmente, degustare vini virtuali.

Il Metaverso nel 2023: cibo e vino virtuali o ancora reali? foto da internet
Il Metaverso nel 2023: cibo e vino virtuali o ancora reali? foto da internet

Gli Aspetti Etici e Sostenibili del Metaverso del Vino

Mentre l’esperienza virtuale offre una serie di vantaggi, il mondo del vino non è immune alle sfide etiche e sostenibili legate alla digitalizzazione. La produzione e la gestione delle piattaforme virtuali richiedono risorse elettriche considerevoli e possono sollevare questioni relative alla sostenibilità ambientale.

Tuttavia, questo nuovo orizzonte digitale apre anche opportunità per promuovere pratiche sostenibili nel mondo del vino. La riduzione dei trasporti, delle bottiglie fisiche e dei rifiuti correlati all’imballaggio potrebbe contribuire a una riduzione complessiva dell’impatto ambientale.
Il metaverso del vino offre un nuovo modo di esplorare l’universo del vino, sfidando le tradizioni e creando opportunità per produttori e consumatori. La sua crescita continua rappresenta una testimonianza del potenziale innovativo del settore vinicolo e delle infinite possibilità di esplorare, degustare e condividere il vino in modi che una volta sembravano appartenere esclusivamente al mondo reale.

Gli Aspetti Etici e Sostenibili del Metaverso del Vino

Mentre l’esperienza virtuale offre una serie di vantaggi, il mondo del vino non è immune alle sfide etiche e sostenibili legate alla digitalizzazione. La produzione e la gestione delle piattaforme virtuali richiedono risorse elettriche considerevoli e possono sollevare questioni relative alla sostenibilità ambientale.
Tuttavia, questo nuovo orizzonte digitale apre anche opportunità per promuovere pratiche sostenibili nel mondo del vino. La riduzione dei trasporti, delle bottiglie fisiche e dei rifiuti correlati all’imballaggio potrebbe contribuire a una riduzione complessiva dell’impatto ambientale.

La Crescita e il Futuro del Metaverso del Vino

Mentre il metaverso del vino è ancora in fase embrionale, il suo potenziale è promettente. Man mano che le tecnologie immersiva e la connettività migliorano, ci si può aspettare una crescita significativa in questo settore. I produttori, i sommelier e gli appassionati di vino stanno già sperimentando nuove possibilità attraverso eventi virtuali e degustazioni in realtà virtuale.
Il futuro del metaverso del vino potrebbe vedere una fusione sempre più stretta tra le esperienze virtuali e fisiche. Gli appassionati potrebbero partecipare a eventi virtuali per scoprire nuovi vini e poi visitare fisicamente le cantine per un’esperienza più tangibile. Questa ibridazione potrebbe ampliare ulteriormente il mondo del vino e coinvolgere un pubblico ancora più vasto.

Riflessione personale: il metaverso del vino rappresenta una delle affascinanti sinergie tra tradizione e tecnologia. Mentre il terroir e l’esperienza fisica rimarranno fondamentali per il mondo del vino, il metaverso offre nuove modalità di esplorazione, degustazione e condivisione del vino. Questa evoluzione digitale amplia gli orizzonti del settore vinicolo e promette di soddisfare l’appetito degli amanti del vino per l’innovazione e l’esplorazione continua.

Il Metaverso: Un Viaggio nel Futuro della Realtà Virtuale

Nel mondo digitale in continua evoluzione, il termine “metaverso” è diventato sempre più comune, catturando l’immaginazione delle persone e aprendo le porte a nuove possibilità. Ma cos’è esattamente il metaverso?

Un Universo Virtuale Integrato

Il metaverso è un universo virtuale completamente integrato, in cui gli utenti possono immergersi, comunicare e interagire attraverso avatar digitali. Questo spazio digitale è molto più di un videogioco o di una simulazione; è un mondo in cui le persone possono lavorare, socializzare, creare, esplorare e sperimentare una vasta gamma di attività.

Il Metaverso nel 2023: cibo e vino virtuali o ancora reali? foto da internet
Il Metaverso nel 2023: cibo e vino virtuali o ancora reali? foto da internet

Realtà Virtuale e Aumentata

Il metaverso incorpora sia la realtà virtuale (RV) che la realtà aumentata (RA). Nella RV, gli utenti sono completamente immersi in ambienti digitali, mentre nella RA, elementi virtuali si sovrappongono al mondo reale. Questa convergenza tra RV e RA offre infinite opportunità.

L’Impatto su Diversi Settori

Il metaverso sta influenzando numerosi settori, tra cui il mondo del lavoro, dell’intrattenimento, dell’istruzione e anche del vino, come discusso in precedenza. Le aziende stanno sperimentando nuovi modi di interagire con i clienti, mentre gli educatori stanno portando l’apprendimento in spazi virtuali. Le possibilità sono infinite.

Un Mondo di Opportunità e Sfide

Il metaverso offre infinite opportunità, ma anche sfide uniche. La privacy e la sicurezza digitale sono questioni cruciali. Inoltre, l’accesso a queste esperienze digitali deve essere equo e inclusivo, al fine di non escludere nessuno.

Il Futuro del Metaverso

Il futuro del metaverso è aperto a molte interpretazioni. Molte aziende stanno investendo ingenti risorse nello sviluppo di queste realtà digitali, mentre gli utenti stanno iniziando a esplorare i confini di questo nuovo universo. Con il progresso tecnologico, il metaverso promette di essere una parte sempre più integrata della nostra vita quotidiana, offrendo esperienze mai viste prima.
Riflessione personale: rappresenta un nuovo orizzonte digitale in cui l’immaginazione e la tecnologia convergono, aprendo infinite possibilità. Mentre il mondo reale rimane il nostro punto di riferimento principale, il metaverso offre uno spazio parallelo in cui possiamo sognare, lavorare e connetterci con gli altri in modi mai sperimentati prima.

Il Metaverso e il Cibo: L’Innovazione Culinaria nell’Era Digitale

Negli ultimi anni, il concetto di metaverso ha fatto il suo ingresso nella nostra coscienza collettiva grazie a visionari del settore tecnologico e a grandi aziende come Meta, ex Facebook, che stanno investendo pesantemente in questa nuova frontiera digitale. Ma come si lega il metaverso al mondo del cibo e della gastronomia? E quali sono le implicazioni di questa connessione per il futuro dell’alimentazione e della ristorazione?

L’Influenza del Metaverso sulla Cucina e il Food

Il metaverso ha iniziato a permeare anche il mondo del cibo, aprendo nuove possibilità e prospettive inaspettate. Vediamo come:
Esperienze gastronomiche virtuali: Alcuni ristoranti e chef stanno esplorando il metaverso per creare esperienze culinarie virtuali. Gli utenti possono partecipare a cene virtuali, imparare a cucinare da chef stellati e persino esplorare piantagioni virtuali. Questo apre nuove opportunità per l’industria alimentare di raggiungere un pubblico globale.

Condivisione di ricette e lezioni di cucina: Gli utenti del metaverso possono condividere ricette, organizzare lezioni di cucina virtuali e partecipare a concorsi di cucina digitali. Questo favorisce lo scambio globale di idee culinarie e la diffusione di tradizioni gastronomiche provenienti da tutto il mondo.
Ristoranti virtuali: Alcuni imprenditori hanno aperto ristoranti esclusivamente virtuali nel metaverso. Qui, gli chef digitali preparano pasti virtuali, che i clienti possono gustare tramite avatar. Questo solleva interessanti questioni sulla natura dell’esperienza culinaria e della condivisione del cibo.
Esplorazione delle catene alimentari: Il metaverso offre l’opportunità di esplorare le catene alimentari in modi nuovi ed educativi. Gli utenti possono immergersi in simulazioni per comprendere meglio l’origine dei cibi, la loro produzione e il loro impatto ambientale.

Cosa significa tutto ciò per il futuro dell’alimentazione?

Sebbene il metaverso stia ancora prendendo piede, le implicazioni per il settore alimentare sono intriganti. Ciò potrebbe portare a una maggiore consapevolezza sulla provenienza dei cibi, sull’adozione di diete più sostenibili e sulla condivisione globale di tradizioni culinarie. Tuttavia, ci sono anche sfide da affrontare, come la necessità di garantire standard di sicurezza alimentare nei ristoranti virtuali.

Riflessione personale: offre un’opportunità unica per trasformare la nostra relazione con il cibo e per aprire nuove prospettive nella gastronomia. Come questo influenzerà la nostra dieta quotidiana rimane da vedere, ma è certo che stiamo entrando in un’era in cui il cibo virtuale e reale si fondono in modi sorprendenti.

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Vernaccia di San Gimignano, il suo disciplinare dal 1966, foto da internet

Vernaccia di San Gimignano, il suo disciplinare dal 1966

Come nasce la Vernaccia di San Gimignano, il Disciplinare di produzione che tutela la Denominazione

Redazione – Carol Agostini

Sapete che per produrre un vino che possa ricevere la Denominazione Vernaccia di San Gimignano è necessario seguire un Disciplinare di produzione?

Forse per gli addetti ai lavori del mondo del vino o anche per chi semplicemente ha già vissuto esperienze di degustazione in cantina, questo può sembrare scontato. Ma per gli appassionati di vino “meno esperti” può essere interessante scoprire che tutte le grandi Denominazioni hanno delle regole ben precise per la produzione.

Vernaccia di San Gimignano, il suo disciplinare dal 1966, immagine da comunicato stampa
Vernaccia di San Gimignano, il suo disciplinare dal 1966, immagine da comunicato stampa

Così è anche per la nostra Vernaccia di San Gimignano!
I principi del Disciplinare sono fondamentali per preservare tutte le caratteristiche che rendono la Regina Bianca unica come:

LA SUA STORIA:

Quello della Vernaccia di San Gimignano è il vitigno autoctono per eccellenza. Un esempio di viticoltura pregiata che rende famosa San Gimignano sin dal Medioevo.

Regina Ribelle Vernaccia di San Gimignano Wine Fest 2023, logo del Consorzio da comunicato stampa
Regina Ribelle Vernaccia di San Gimignano, logo del Consorzio da comunicato stampa

IL SUO TERRITORIO:

Solo le uve a bacca bianca autorizzate coltivate nel territorio del Comune di San Gimignano possono essere utilizzate per produrre vini di Denominazione.

LE SUE TIPOLOGIE:

La grande capacità di evoluzione della Vernaccia di San Gimignano ci permette di produrne due tipologie: Annata e Riserva.

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Falezze di Luca Anselmi, Amarone della Pasqua italiana 2023, foto da sito

Falezze di Luca Anselmi, Amarone della Pasqua italiana 2023

L’Amarone della Valpolicella Falezze di Luca Anselmi sulle tavole Pasquali di tutta Italia

Redazione

Intenso, complesso e raffinato, l’Amarone della Valpolicella Falezze di Luca Anselmi si abbina a diversi piatti. Ecco le nostre proposte.

Luca Anselmi, articolo: Falezze di Luca Anselmi, Amarone della Pasqua italiana 2023, foto da comunicato stampa
Luca Anselmi, articolo: Falezze di Luca Anselmi, Amarone della Pasqua italiana 2023, foto da comunicato stampa

L’Amarone della Valpolicella DOCG dell’Azienda Agricola Falezze di Luca Anselmi si conferma il vino delle feste. Grande protagonista delle tavole più importanti, è il perfetto abbinamento anche dei menu pasquali. Dal Nord al Sud del Paese, possiamo versare nel bicchiere l’Amarone della Valpolicella DOCG Falezze, sposandolo con primi dai sapori accentuati e secondi di carne, sicuri di trovare un compagno in grado di esaltarli.

Qualche esempio?

Tra i primi, Lasagne alla Bolognese, Pappardelle con Ragù e Bigoli con Ragù d’Anatra. Nei secondi riusciamo a spaziare ancora di più affiancandolo in modo egregio a Coniglio al Forno e Coniglio alla Cacciatora, a Roastbeef in Crosta di Sale, Arrosto di Vitello al Forno con Patate e Filetto alla Wellington.

Infine, un ideale abbinamento anche con le Grigliate, occasioni gradite di incontro del Lunedì di Pasqua. Tutti questi piatti trovano una perfetta esaltazione grazie alla complessità al naso, confermata in bocca dalla grande struttura, dell’Amarone della Valpolicella DOCG Falezze.

L’Amarone della Valpolicella Falezze utilizza esclusivamente uve del terroir Falezze, con ripetute selezioni, in fase di vendemmia e due volte nel corso dell’appassimento, per garantire i migliori grappoli a un vino vinificato con movimentazione lenta delle bucce.

Il successivo affinamento in botti di rovere francese dà un esclusivo Amarone dalla trama rosso rubino con riflessi violacei. Al naso è evidente la marcatura del territorio, esaltata da sentori di marasca, prugna e frutti di bosco con note sempre raffinate di cacao e tabacco.

Amarone della Valpolicella di Luca Anselmi, articolo: Falezze di Luca Anselmi, Amarone della Pasqua italiana 2023, foto da comunicato stampa
Amarone della Valpolicella di Luca Anselmi, articolo: Falezze di Luca Anselmi, Amarone della Pasqua italiana 2023, foto da comunicato stampa

La cantina

La storia di Falezze inizia con il nonno e il padre, coltivatori di uve in Valpolicella, da cui Luca Anselmi apprende la consapevolezza che il primo patrimonio della famiglia è il rispetto e la conservazione della terra. I suoi studi da perito agrario, biologo molecolare, nutrizionista, lo portano a specializzarsi nel ramo della genetica e microbiologia enologica e inizia un percorso di analisi sui terreni di famiglia e sulle uve che qui si producono.

Luca Anselmi segue personalmente ogni pratica agronomica e da subito emerge chiara l’idea di concentrare la sua ricerca su questo terroir per ricavarne un vino che ne sia l’espressione più autentica ed esclusiva. Le limitate dimensioni del vigneto (4 ettari) lo indirizzano verso la produzione di un vino in quantità limitata, originale in ogni suo aspetto, dalle caratteristiche organolettiche all’immagine con cui proporlo e raccontarlo.

Falezze Luca Anselmi, foto da sito
Falezze Luca Anselmi, foto da sito

In questo gli viene in aiuto la moglie georgiana Sofia Kherkeladze, fashion designer e pittrice, figlia a sua volta di artisti e autrice delle immagini che si ammirano sulle etichette dei vini.

L’azienda, certificata bio dall’annata 2022, può contare su 7 ettari di vigneto, di cui 4 nel cru denominato Falezze, che si sviluppa su un’altitudine compresa tra i 200 e i 250 m s.l.m. con esposizione da sud-ovest a nord-ovest. I filari hanno un’età media di quarant’anni con alcune parcelle di vigne storiche che raggiungono gli ottant’anni.

I vitigni presenti sono Corvinone, Corvina e Rondinella, che rappresentano la classica produzione della Valpolicella, a cui si aggiungono alcune parcelle dedicate a Oseleta, che entrano nell’uvaggio di alcuni vini.

Le bottiglie prodotte sono tra le 10.000 e le 15.000 all’anno, destinate in buona parte all’estero, con priorità ai mercati tedesco, francese, svizzero, canadese, UK, USA e Australia.

Da comunicato stampa

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Barricaia Partinico Cusumano, foto da comunicato stampa

Cusumano i vini bianchi di collina anticipano la primavera 2023

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Brunello a Palazzo 2023 dell' Associazione Decant

Brunello a Palazzo 2023 dell’ Associazione Decant

Brunello a Palazzo 2023 dell’ Associazione Decant

Redazione

Il percorso enogastronomico “Brunello a Palazzo” si è svolto venerdì 9 dicembre nella storica e prestigiosa cornice di Palazzo Caetani a Fondi ed è stato organizzato da Associazione Decant, in collaborazione con EnoClub Siena.

Brunello a Palazzo 2023 dell' Associazione Decant, foto da comunicato stampa
Brunello a Palazzo 2023 dell’ Associazione Decant, foto da comunicato stampa

 Hanno partecipato 29 cantine:

Argiano, Carpineto, Casa Raia, Col D’Orcia, Corte dei venti, Fattoi, Il Marroneto, L’aietta, La Casaccia di Franceschi, Le Chiuse, Le Ragnaie, Paradiso di Cacuci, Pietroso, Piombaia, Poggio Lucina, San Felice, Sanlorenzo, San Polo, Sassodisole, Sesti, Tenuta Buontempo, Tenuta Silvio Nardi, Terre Nere, Tiezzi, Tornesi, Tricerchi, Vasco Sassetti, Villa i Cipressi, Villa Poggio Salvi. Erano presenti 5 produttori.

In degustazione c’era anche un gin prodotto nel territorio Fondano, il Varani Gin.

Momenti di degustazione durante l'evento: Brunello a Palazzo 2023 dell' Associazione Decant, foto da comunicato stampa
Momenti di degustazione durante l’evento: Brunello a Palazzo 2023 dell’ Associazione Decant, foto da comunicato stampa

Per la gastronomia c’erano 14 stand:

BELU Restaurant, Caseificio L’Angolo della Mozzarella, CO.CO Cookery Cocktail, Come una volta – Salumeria Alcolica, Da Fausto Eventi, Forneria Macchiusi di Vallemarina, Gregorio De Gregoris, Laghetto Living, Lo.Go., Norcineria Petrillo, Red’s Cibarie e Miscele, Ristorante Essenza, Ristorante Lo Stuzzichino, Ristorante Riso Amaro.

Altri momenti di degustazione di Brunello a Palazzo, foto da comunicato stampa
Altri momenti di degustazione di Brunello a Palazzo, foto da comunicato stampa

Durante la serata il dott. Santiago Marone Cinzano ha guidato una verticale di “Brunello Poggio al Vento, riserva Col D’Orcia” e Davide Bonucci, presidente di EnoClub Siena, ha tenuto una Masterclass sul “Brunello Riserva”.

Il pubblico di winelovers e sommelier all'evento Brunello a Palazzo, foto da comunicato stampa
Il pubblico di winelovers e sommelier all’evento Brunello a Palazzo, foto da comunicato stampa

In apertura di evento, c’è stato un intervento dell’Assessora Agricoltura, Foreste, Promozione della Filiera e della Cultura del Cibo; Pari Opportunità della Regione Lazio, Enrica Onorati che ha illustrato il progetto Made in Lazio che vede coinvolta l’Associazione Decant con gli eventi “Brunello a Palazzo”, “Franciacorta in Villa” e “Decant sotto le stelle – Vino e Territorio” .

Brunello a Palazzo 2023 dell' Associazione Decant, foto da comunicato stampa
Brunello a Palazzo 2023 dell’ Associazione Decant, foto da comunicato stampa

 

L’evento è stato patrocinato dal Comune di Fondi, dal Parco Naturale Regionale dei Monti Ausoni e Lago di Fondi e dal MOF.

Da comunicato stampa

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