Casera Frontin a Beux 2023 per la promozione del territorio

Casera Frontin

Di Carol Agostini

Un vecchio scrittore sconosciuto ha detto: “Nulla eguaglia la gioia dell’uomo che beve, se non la gioia del vino di essere bevuto”. Baudelaire, con questa frase si introduco l’azienda Casera Frontin

Casera Frontin a Beux 2023 per la promozione del territorio, Maurizio Donadi e Fabiola Collatuzzo

Casera Frontin a Beux 2023 per la promozione del territorio, Maurizio Donadi e Fabiola Collatuzzo, foto di Carol Agostini

A Trichiana, nella pittoresca Valbelluna, Maurizio Donadi (l’anima di Casa Belfi) e Fabiola Collatuzzo danno vita a un progetto intimo e familiare, tutto intorno alla loro accogliente casetta di montagna, immersa nei rigogliosi boschi e circondata da una natura incontaminata a circa 500 metri sul livello del mare. Qui, tra prati punteggiati da erbe selvatiche, fiori spontanei, frutteti di meli e alberi di ciliegio, piantano varietà di uva come il Pinot Grigio e varietà resistenti come il Bronner, il Solaris e il Johannitter.

Casera Frontin a Beux 2023 per la promozione del territorio, le anfore di Maurizio Donadi

Casera Frontin a Beux 2023 per la promozione del territorio, le anfore di Maurizio Donadi, foto dell’autrice

Questo angolo di mondo è un tributo alla natura e alla sua straordinaria diversità, un regno dove regnano l’armonia e la pace. È impossibile non rimanere affascinati dalla bellezza della vita e dai suoi sgargianti colori. Qui prende vita un unico vino, in sintonia con l’esperienza di Maurizio: un vino rifermentato in bottiglia. Questo metodo è in grado di catturare, in una bottiglia, tutti gli elementi distintivi di un’intera annata: l’uva, la stagione, i lieviti. Il risultato è un vino fresco, vivace e rigenerante, un autentico dipinto della vitalità stessa.

“CASERA FRONTIN UNA VIA VERSO IL VERO, VERSO IL BERE “SANO”, VERSO TUTTO CIO’ CHE E’ GENIUNO COME I TITOLARI DELLA CANTINA”

Maurizio Donadi: Il Cuore Vinicolo di San Polo di Piave e la Rinascita Enologica della Valbelluna

Nel cuore della rinomata area vinicola della Valbelluna sorge un territorio che ha trovato un nuovo splendore grazie al contributo straordinario dell’enologo Maurizio Donadi. La sua visione e il suo impegno hanno ridefinito le prospettive enologiche di questa zona, facendo emergere vini di pregio e ricchi di storia.

Maurizio Donadi rappresenta il nucleo pulsante dell’evoluzione vinicola di due zone produttive: San Polo di Piave e Trichiana. La sua collaborazione con Casa Belfi è stata una svolta significativa per la zona, portando un vento di cambiamento nella produzione di vini locali. La sua passione per la valorizzazione dei vitigni autoctoni e il suo rispetto per le tradizioni hanno lasciato un’impronta indelebile sulla scena enologica locale.

Territori dalle potenzialità uniche per la viticoltura, dalle colline al microclima particolare offrono terreni fertili per la coltivazione di varietà autoctone come il Raboso Piave, glera Prosecco ai vitigni resistenti PIWI. Maurizio Donadi ha compreso appieno il valore di questi vitigni, lavorando per esaltarne le caratteristiche e il legame profondo con il territori.

L'area di vinificazione di Maurizio Donadi, articolo: Casera Frontin a Beux 2023 per la promozione del territorio

L’area di vinificazione di Maurizio Donadi, articolo: Casera Frontin a Beux 2023 per la promozione del territorio, foto di Carol Agostini

La rinascita della Valbelluna a livello vinicolo è il frutto di un lavoro meticoloso e appassionato. Donadi ha adottato un approccio artigianale, basato sul rispetto per la natura e la tradizione. Ha promosso l’agricoltura biologica e la biodinamica, abbracciando pratiche agronomiche che valorizzano l’ecosistema circostante, garantendo la produzione di uve di qualità superiore.

La cantina di San Polo di Piave è diventata un simbolo di eccellenza vinicola, con una produzione che riflette l’impegno costante nel mantenere vivo il patrimonio enologico locale. Le etichette che portano la firma di Maurizio Donadi incarnano l’autenticità del territorio, raccontando storie antiche attraverso ogni sorso.

Il successo di Donadi e la rinascita enologica di San Polo di Piave non si limitano solo alla produzione di vini di alta qualità. Rappresentano un esempio di come la passione, l’innovazione e il rispetto per la terra possano trasformare un territorio, rendendolo un punto di riferimento nel mondo del vino.

La Valbelluna, grazie alla determinazione di Maurizio Donadi, ha riacquistato una posizione di rilievo sulla mappa enologica, dimostrando al mondo che la tradizione può convivere armonicamente con l’innovazione, dando vita a vini unici che portano con sé la storia e l’anima di questa terra straordinaria.

La sinergia ed energia che si respirano entrando nella vita produttiva di questa meravigliosa coppia si percepiscono anche nei loro vini, che hanno intensità olfattiva, persistenza gustativa, carattere e personalità, il tutto in un profondo assaggio. Compagni di vita, nel lavoro e nella vivacità di rendere magica la loro passione ad ogni sorso.

Maurizio Donadi con il giornalista Flavio Birri, articolo: Casera Frontin a Beux 2023 per la promozione del territorio, foto di Carol Agostini

Maurizio Donadi con il giornalista Flavio Birri, articolo: Casera Frontin a Beux 2023 per la promozione del territorio, foto di Carol Agostini

Casa Belfi: Riscoprire le Tradizioni Vinicole con Passione e Rispetto per il Territorio

La storia di Casa Belfi è una narrazione di passione, tradizione e rispetto per la natura, incarnata dalla stretta collaborazione tra il produttore Albino Armani e l’enologo Maurizio Donadi. L’azienda ha trovato dimora a San Paolo di Piave, nel cuore di Treviso, un luogo intriso di storia e potenziale vitivinicolo.

L’obiettivo ambizioso di riscoprire le storiche tradizioni enologiche trevigiane ha trovato casa in questa tenuta, dove le metodologie di produzione antiche vengono rivisitate con cura e rispetto. Casa Belfi si è posta la sfida di preservare la meticolosa artigianalità, rinunciando completamente all’uso di sostanze chimiche e tecnologie invasive.

Ogni fase del processo produttivo è permeata dalla filosofia dell’azienda, caratterizzata dall’amore e dal rispetto per la natura, il territorio e le tradizioni. I vigneti antichi, recuperati e curati con metodi esclusivamente biologici, diventano il fulcro della produzione, garantendo uve sane e naturali.

Il lavoro nei campi segue lo stesso rigore: senza concimi, pesticidi o diserbanti chimici, l’azienda si attiene ai ritmi naturali delle stagioni. La cura delle piante è meticolosa, assicurando un raccolto di eccellente qualità.

In cantina, l’approccio è altrettanto scrupoloso. Casa Belfi cerca di minimizzare gli interventi durante la maturazione del vino, bilanciando l’utilizzo della tecnologia con la tradizione. Evita correzioni e filtrazioni, lasciando che il vino fermenti con lieviti indigeni e maturi senza stabilizzazioni o chiarificazioni.

Casera Frontin a Beux 2023 per la promozione del territorio, un vino di Casa Belfi

Casera Frontin a Beux 2023 per la promozione del territorio, un vino di Casa Belfi, foto dell’autrice

L’azienda abbraccia la biodinamica, un metodo agronomico proposto da Rudolf Steiner negli anni ’20. Questo approccio considera l’azienda come un organismo vivente armonico, fondamentale per una produzione fruttuosa e autentica.

Casa Belfi ritorna alle antiche metodologie di produzione, riportando in auge la fermentazione in bottiglia sui lieviti (“sur lie”) utilizzata dai nonni. La cantina è diventata una stella emergente nell’universo vinicolo veneto, i cui vini esprimono una maturità stilistica ammirevole, combinando intensità, vitalità ed espressione naturale.

I vini di Casa Belfi sono sinonimo di bevibilità spontanea, di uno stile contemporaneo e di una forte identità territoriale. Oltre alle mode del momento, l’azienda abbraccia le tradizioni, offrendo vini che raccontano una storia autentica e appassionante.

Casera Frontin a Beux 2023 per la promozione del territorio, un vino di Casa Belfi

Casera Frontin a Beux 2023 per la promozione del territorio, un vino di Casa Belfi, foto di Carol Agostini

La Biodinamica nel Mondo del Vino: Una Filosofia Che Va Oltre il Gusto

La biodinamica nel mondo del vino non è semplicemente una tecnica di coltivazione, ma una filosofia che abbraccia la connessione tra la terra, le piante e l’uomo. Nata negli anni ’20 dal pensiero di Rudolf Steiner, questa pratica agronomica si basa sull’idea che la vigna e la cantina siano parte di un unico ecosistema.

Principi e Tecniche

La biodinamica poggia su pilastri fondamentali che comprendono l’utilizzo di composti vegetali, il rispetto per i cicli naturali della terra e l’uso di preparati biodinamici. Questi preparati, come il 500 (letame di mucca imbottigliato in corna di vacca e lasciato a maturare sotto terra), vengono applicati secondo precisi ritmi cosmici.

Le fasi lunari, planetarie e stellari hanno un ruolo centrale: si ritiene che influenzino le attività agricole, determinando il momento ideale per seminare, potare o raccogliere. Il vignaiolo biodinamico cerca di sfruttare queste influenze astrali per ottenere uve di qualità superiore.

Le pratiche biodinamiche non si limitano solo alla vigna ma coinvolgono l’intero ciclo produttivo, inclusa la cantina. L’intervento umano è minimizzato, permettendo al vino di esprimere al massimo la sua personalità e la tipicità del terroir.

Line up di Casera Frontin, evento Beux 2023, foto di Carol Agostini

Line up di Casera Frontin, evento Beux 2023, foto di Carol Agostini

Collegamenti Storici e Culturali

La biodinamica attinge a radici antiche, recuperando tradizioni agricole legate a credenze e pratiche spirituali. Rudolf Steiner si ispirò alle antiche pratiche agricole, integrando conoscenze scientifiche con concetti filosofici e spirituali.

Territori storici, come la Champagne in Francia, la Toscana in Italia e la Valle del Rodano, sono diventati centri di eccellenza per la biodinamica, testimonianza del legame tra tradizione e innovazione.

Rudolf Steiner, foto da internet

Rudolf Steiner, foto da internet

I Grandi Nomi della Biodinamica

In Italia, numerosi produttori si sono distinti per la loro adozione della biodinamica. Aziende come Azienda Agricola Paolo Bea in Umbria e Querciabella in Toscana hanno abbracciato questa pratica, producendo vini di grande personalità e rispetto per l’ambiente.

All’estero, produttori come Domaine Leroy in Borgogna, Domaine de la Romanée-Conti in Francia e Nikolaihof in Austria hanno implementato la biodinamica, guadagnando riconoscimenti e ammirazione internazionale per la qualità e l’autenticità dei loro vini.

La biodinamica, come pratica agricola e filosofia di produzione vinicola, impone requisiti rigorosi sia in vigna che in cantina. Ecco alcuni dei requisiti principali per ottenere la certificazione biodinamica:

Requisiti in Vigna:

  1. Pratiche Agronomiche Biologiche: La coltivazione biologica costituisce la base, eliminando l’uso di sostanze chimiche sintetiche e pesticidi.
  2. Preparati Biodinamici: L’applicazione di preparati specifici (come il 500, preparato da letame fermentato) seguendo ritmi astronomici e cicli lunari.
  3. Rispetto per i Cicli Naturali: Il rispetto dei cicli naturali della terra, ad esempio la semina e la potatura in armonia con le fasi lunari.
  4. Biodiversità: Favorire la biodiversità nell’ambiente circostante, promuovendo la crescita di piante diverse, erbe spontanee, e conservando e stimolando l’habitat naturale.
  5. Compostaggio: Utilizzo di compostaggio naturale per migliorare la salute del terreno e la fertilità del suolo.

Requisiti in Cantina:

  1. Intervento Minimale: Limitare al massimo gli interventi durante il processo di vinificazione, lasciando che il vino si sviluppi naturalmente.
  2. Lieviti Indigeni: Preferire l’utilizzo di lieviti naturali presenti nell’ambiente per la fermentazione, invece di lieviti selezionati.
  3. Evitare Correzioni: Evitare correzioni o aggiunte chimiche al vino durante il processo di vinificazione.
  4. Biodinamica in Cantina: Alcuni produttori biodinamici applicano pratiche specifiche in cantina, come l’osservazione delle fasi lunari durante la messa in bottiglia.
  5. Rispetto per l’Anima del Vino: La filosofia biodinamica considera il vino come un essere vivente e cerca di preservarne l’individualità e l’espressione del terroir.

Ottenere la certificazione biodinamica richiede tempo e dedizione, ma rappresenta un impegno verso una produzione vinicola sostenibile e rispettosa dell’ambiente, promuovendo al contempo la biodiversità e la salute del terreno.

Casera Frontin a Beux 2023 per la promozione del territorio, uno dei vini dell'azienda, foto dell'autrice

Casera Frontin a Beux 2023 per la promozione del territorio, uno dei vini dell’azienda, foto dell’autrice

DA LEGGERE ANCHE: https://www.papillae.it/beux-bellussera-user-experience-vendemmia-tardiva/

Associazioni di categoria Biodinamica

Ci sono diverse associazioni e organismi a livello nazionale e internazionale che rappresentano e certificano i produttori biodinamici. Alcune delle principali sono:

  1. Demeter International:
    • Sito Web: Demeter International
    • Cosa Fanno: Demeter è una delle organizzazioni più riconosciute a livello mondiale per la certificazione biodinamica. Fornisce standard e certificazioni per agricoltura e produzione vinicola biodinamica.
  2. Associazione Biodinamica (Biodynamic Association):
    • Sito Web: Biodynamic Association
    • Cosa Fanno: L’Associazione Biodinamica negli Stati Uniti promuove la biodinamica attraverso risorse, eventi ed educazione. Offre anche programmi di certificazione biodinamica.
  3. Associazione Italiana per l’Agricoltura Biodinamica (AIAB):
    • Sito Web: AIAB Biodinamica
    • Cosa Fanno: AIAB è un’associazione italiana che supporta l’agricoltura biologica e biodinamica in Italia. Fornisce anche informazioni, risorse e promuove eventi relativi alla biodinamica.
  4. Associazione Demeter Italia:
    • Sito Web: Demeter Italia
    • Cosa Fanno: Demeter Italia è la sezione italiana di Demeter International. Certifica e promuove la produzione biodinamica in Italia.
  5. Associazione Biodinamica in Francia (Association Biodynamie en France):
    • Sito Web: Association Biodynamie en France
    • Cosa Fanno: L’associazione in Francia promuove la biodinamica e fornisce supporto e risorse per i produttori e gli appassionati di agricoltura biodinamica.
  6. Associazione Biodinamica in Germania (Bund für Biologisch-Dynamische Wirtschaftsweise – Demeter e.V.):
    • Sito Web: Demeter Germania
    • Cosa Fanno: L’associazione in Germania, affiliata a Demeter International, promuove l’agricoltura biodinamica e fornisce standard e certificazioni.

Queste associazioni svolgono un ruolo chiave nel promuovere e supportare i produttori che seguono i principi della biodinamica, fornendo orientamenti, certificazioni e una comunità di scambio di conoscenze.

Il Futuro della Biodinamica

La biodinamica nel mondo del vino continua a crescere, attraendo sempre più appassionati e produttori desiderosi di un approccio sostenibile e consapevole alla viticoltura. La sua forza risiede nella capacità di fondere tradizione e innovazione, testimoniando che il gusto di un vino va oltre la sua composizione chimica, riflettendo piuttosto l’armonia tra uomo, terra e natura.

Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer

Carol Agostini fondatore del Magazine Papillae, titolare Agenzia FoodandWineAngels, commissario internazionale, selezionatore, Food&Wine Writer


Sito azienda:https://mauriziodonadi.company.site/cart

Social: https://www.instagram.com/maurizio_donadi/

Siti partners articolo: https://www.papillae.it/ https://www.foodandwineangels.com/ https://carol-agostini.tumblr.com/