Decanto e la tripletta 3B, Barolo, Barbaresco Brunello 2023
A Salerno, presso il Saint Joseph Resort, si è svolta l'ottava edizione del contest 3B Untold, la rubrica di Decanto. Di Carol Agostini Esperti del settore, giornalisti e sommelier di…
A Salerno, presso il Saint Joseph Resort, si è svolta l'ottava edizione del contest 3B Untold, la rubrica di Decanto. Di Carol Agostini Esperti del settore, giornalisti e sommelier di…
Redazione
Sabato 25 Marzo 2023 presso il Saint Joseph Resort a Salerno si svolgerà l’ottava edizione di Untold incentrata su quelle che all’estero chiamano le 3B del vino Italiano: Barolo, Barbaresco e Brunello di Montalcino.

Questa edizione rappresenta l’apice della rubrica Untold che ha visto il nostro team negli ultimi 24 mesi. assaggiare oltre 350 vini esclusivamente delle seguenti denominazioni:
Aglianico del Vulture
Barbaresco
Barolo
Brunello di Montalcino
Chianti Classico
Fiano di Avellino
Gattinara
Ghemme
Verdicchio dei Castelli di Jesi
Verdicchio di Matelica
Vino Nobile di Montepulciano
Il 25 Marzo quattro commissioni, ciascuna composta da 6 esperti di settore, andranno ad eleggere i migliori Barolo, Barbaresco e Brunello di Montalcino che si aggiudicheranno i Tre Cavatappi.

Due commissioni composte da enologi, giornalisti di settore e sommelier di varie associazioni assaggeranno alla cieca 52 referenze di Barolo e Barbaresco per eleggere i migliori vini di Barolo e Barbaresco Untold. Di seguito la lista dei giurati valutatori di Barolo e Barbaresco Untold:
♦Adele Munaretto
♦Andrea Annunziata
♦Carol Agostini
♦Fabio Pascucci Pepi
♦Gelsomino Perrotta
♦Giuseppe Festa
♦Luca Matarazzo
♦Luigi D’Acunto
♦Monica Mogavero
♦Roberto Garofalo
♦Vincent Renzo
♦Vittorio Guerrazzi
Ulteriori due commissioni composte da enologi, giornalisti di settore e sommelier di varie associazioni assaggeranno alla cieca 44 referenze di Brunello di Montalcino per eleggere i migliori vini di Brunello di Montalcino Untold. Di seguito la lista dei giurati valutatori di Brunello di Montalcino Untold:
♦Annalisa Mancaniello
♦Antonio Zambrano
♦Aurelio Fasano
♦Cosimo Orlacchio
♦Cristina Santini
♦Danilo Amapani
♦Ermanno Guerra
♦Gaetano Cataldo
♦Giulia Ferrero
♦Giuseppe Schiavone
♦Mirco Gazzera
♦Simone Feoli
Nel corso dell’evento ciascuno dei 12 giurati assaggerà e valuterà alla cieca tutte le 52 referenze partecipanti organizzate in batterie da 6 vini e di seguito elencate in ordine di azienda:
Aurelio Settimo – Barolo “Rocche dell’Annunziata”, 2018
Aurelio Settimo – Barolo Riserva “Rocche dell’Annunziata”, 2016
Batasiolo – Barolo “Boscareto”, 2016
Borgogno – Barolo “Cannubi”, 2018
Brezza – Barolo “Sarmassa”, 2018
Brezza – Barolo Riserva “Sarmassa – Vigna Bricco”, 2017
Burlotto Gian Carlo – Barolo “Massara”, 2018
Burlotto Gian Carlo – Barolo “Monvigliero”, 2017
Cantine Povero – Barbaresco “Batù”, 2019
Cantine Povero – Barolo, 2018
Cantine Sant’Agata – Barolo “La Fenice”, 2018
Casa E. Di Mirafiore – Barolo “Lazzarito”, 2019
Cascina Bongiovanni – Barolo “Pernanno”, 2018
Cascina Bongiovanni – Barolo Riserva, 2015
Chiara Boschis – Barolo “Via Nuova”, 2018
Collina San Ponzio – Barolo, 2019
Curto Marco – Barolo “Arborina”, 2019
De Simone – Barolo, 2019
Dosio – Barolo “Fossati”, 2018
Dosio – Barolo “Serradenari”, 2018
Enrico Serafino – Barbaresco “Bricco di Neive”, 2019
Enrico Serafino – Barolo “Carpegna”, 2018
Enrico Serafino – Barolo Riserva “Briccolina”, 2016
Fontanafredda – Barolo “del Comune di Serralunga d’Alba”, 2019
Guido Rivella – Barbaresco “Montestefano”, 2019
Josetta Saffirio – Barolo “Ravera”, 2019
Josetta Saffirio – Barolo Riserva “Millenovecento48”, 2016
Livia Fontana – Barolo “Villero”, 2018
Luca Marenco – Barolo “La Volta”, 2018
Luca Marenco – Barolo, 2018
Luigi Baudana – Barolo “Baudana”, 2019
Luigi Baudana – Barolo “Cerretta”, 2019
Manzone Giovanni – Barolo “Bricat”, 2018
Marchesi Di Barolo – Barbaresco “Serragrilli”, 2019
Marchesi Di Barolo – Barolo, 2018
Marrone – Barolo “Bussia”, 2019
Montalbera – Barbaresco “Lintuito”, 2019
Montalbera – Barolo “Levoluzione”, 2017
Pasquale Pelissero – Barbaresco “Cascina Crosa”, 2020
Pasquale Pelissero – Barbaresco “San Giuliano”, 2020
Passone Massimiliano – Barolo “Sotto Castello di Novello”, 2016
Ramello Gianni e Matteo – Barolo Riserva “Rocchettevino”, 2017
Rapalino – Barbaresco, 2019
Rocche Costamagna – Barolo “Rocche dell’Annunziata”, 2017
Rocche Costamagna – Barolo Riserva “Rocche dell’Annunziata”, 2016
Schiavenza – Barolo “Cerretta”, 2019
Schiavenza – Barolo, 2019
Socre’ – Barbaresco Riserva “Roncaglie”, 2018
Socre’ – Barbaresco, 2019
Sordo – Barolo “Monprivato”, 2018
Sordo – Barolo “Perno”, 2018
Villadoria – Barolo “Sorì Paradiso”, 2019
Nel corso dell’evento ciascuno dei 12 giurati assaggerà e valuterà alla cieca tutte le 44 referenze partecipanti organizzate in batterie da 5 vini e di seguito elencate in ordine di azienda:
Argiano – Brunello di Montalcino, 2018
Bellaria – Brunello di Montalcino “Assunto”, 2018
Bellaria – Brunello di Montalcino, 2018
Cantina di Montalcino – Brunello di Montalcino, 2018
Carpineto – Brunello di Montalcino Riserva, 2017
Carpineto – Brunello di Montalcino, 2018
Casa Raia – Brunello di Montalcino, 2018
Chiusa Grossa – Brunello di Montalcino, 2018
Col d’Orcia – Brunello di Montalcino Riserva “Nastagio”, 2016
Col d’Orcia – Brunello di Montalcino, 2018
Col di Lamo – Brunello di Montalcino, 2018
Ferrero – Brunello di Montalcino, 2018
Franco Pacenti – Brunello di Montalcino, 2018
Frescobaldi – Brunello di Montalcino “CastelGiocondo”, 2018
Geografico – Brunello di Montalcino, 2018
La Colombina – Brunello di Montalcino, 2018
La Fiorita – Brunello di Montalcino “Fiore di NO”, 2018
La Gerla – Brunello di Montalcino, 2018
La Palazzetta – Brunello di Montalcino, 2018
La Poderina – Brunello di Montalcino Riserva “Poggio Abate”, 2017
La Poderina – Brunello di Montalcino, 2018
Lambardi – Brunello di Montalcino, 2018
Le Gode – Brunello di Montalcino “Vigna Montosoli”, 2018
Máté – Brunello di Montalcino, 2018
Mocali – Brunello di Montalcino “Le Raunate”, 2018
Mocali – Brunello di Montalcino, 2018
Patrizia Cencioni – Brunello di Montalcino “Ofelio”, 2018
Patrizia Cencioni – Brunello di Montalcino, 2018
Pian di Macina – Brunello di Montalcino, 2018
Poggiarellino – Brunello di Montalcino, 2018
Poggio dell’Aquila – Brunello di Montalcino Riserva, 2017
Poggio dell’Aquila – Brunello di Montalcino, 2018
Poggio Lucina – Brunello di Montalcino, 2018
Poggio Nardone – Brunello di Montalcino, 2018
San Polo – Brunello di Montalcino “Podernovi”, 2017
SassodiSole – Brunello di Montalcino, 2018
Scopone – Brunello di Montalcino, 2018
Sesti – Brunello di Montalcino, 2018
Tenuta di Sesta – Brunello di Montalcino, 2018
Tenute Silvio Nardi – Brunello di Montalcino “Vigneto Manachiara”, 2018
Tenute Silvio Nardi – Brunello di Montalcino, 2018
Terre Nere – Brunello di Montalcino, 2018
Tiezzi – Brunello di Montalcino “Vigna Soccorso”, 2018
Tornesi – Brunello di Montalcino, 2018
Per questa edizione di Untold abbiamo deciso di evolvere i criteri di valutazione in centesimi adottati nel corso delle precedenti edizioni per passare ad una metrica più sintetica e maggiormente espressiva della metodologia di confronto adottata.
La valutazione sarà, infatti, espressa da ciascun giurato attraverso un punteggio in scala da 1 a 5 su ciascuno dei seguenti cinque attributi:
→Attrattività
→Espressività
→Iconicità
→Piacevolezza oppure Prospettiva
→Coerenza
Sviluppando la media dei punteggi attribuiti dai 12 degustatori andremo ad assegnare i Cavatappi di Decanto ai vini che totalizzeranno una media di:
15 – 17 punti: UN CAVATAPPI
18 – 20 punti: DUE CAVATAPPI
21 – 25 punti: TRE CAVATAPPI
Al termine del contest andremo a premiare i vini che totalizzeranno il punteggio più alto nelle seguenti categorie:
Miglior vino
Vino più tipico
Vino con il miglior rapporto qualità-prezzo
Vino con la migliore etichetta (assegnato dai nostri follower sui social network)
Andremo, inoltre, ad assegnare il riconoscimento di Migliore Cantina all’azienda che avrà realizzato il punteggio più alto sommando quelli ottenuti da due referenze.
Infine, si assegnerà il riconoscimento di Migliore Cantina Emergente all’azienda fondata negli ultimi 20 anni che avrà realizzato il punteggio più alto sommando quelli ottenuti da due referenze.
Da sito e comunicato stampa
Redazione
La delegazione Ais Bologna organizzerà il primo evento dedicato al sake giapponese, previsto per il giorno 10 febbraio alle ore 20:30 presso il Best Western Plus Tower Hotel in Viale Lenin 43 a Bologna.

Relatore della serata Gaetano Cataldo socio AIS di lungo corso e sommelier professionista con un master in Food & Beverage Management. Reduce del successo di Mosaico per Procida, prima bottiglia a celebrare una capitale della cultura, e recentemente nominato Miglior Sommelier dell’Anno alla 31^ edizione del Merano Wine Festival, sarà lui a guidare i partecipanti in questo viaggio attraverso la storia del fermentato di riso.

Infatti Gaetano Cataldo è anche sake sommelier certificato SSA, co-fondatore della Scuola Italiana Sake creata da Giovanni Baldini , col quale collabora redigendo contenuti su Sake News, e caporedattore enogastronomico per Mediterranea Online. Durante la serata si disquisirà dalla nascita del sake alla sua influenza nella società giapponese, dagli ingredienti del sake al processo produttivo, con cenni sul servizio, gli abbinamenti e tantissime altre curiosità.

Verranno messi in degustazione un tokubetsu junmai della prefettura di Yamagata, un junmai ginjo della prefettura di Tottori, un junmai daiginjo della prefettura di Tohoku e infine uno specialie sake della tipologia genshu direttamente dalla prefettura di Hyogo.
La lungimirante delegazione emiliana ha voluto organizzare tale evento tenendo conto della diffusione del sake nel nostro Paese e della necessità di dotare i futuri sommelier di nuove matrici sensoriali, avviando così questo percorso inedito in Emilia Romagna, anche in considerazione della compatibilità tra la Dieta Mediterranea e questa millenaria bevanda.

Destinata sia ai soci AIS che al grande pubblico, il fermentato più famoso del Sol Levante sarà degustato assieme a 3 formaggi attentamente selezionati, proprio per dimostrare quanto l’abbinamento con il sake è in sintonia con il nostro modello alimentare. Inoltre, l’incremento di tendenza al consumo di sushi e sashimi nel nostro Paese, per non parlare dell’aumento dei ristoranti fusion, richiedono, a maggior ragione, proprio una costante formazione anche sul bere giapponese.

Quindi la Sommellerie non può non tenere conto dei nuovi modelli del bere e delle tendenze culinarie influenzate dall’Estremo Oriente: di conseguenze si intuisce facilmente che avere più matrici sensoriali in faretra non può che rendere più competitivi sul mercato del lavoro figure come barman, chef che approcciano ad un dato modello di cucina, e tutti gli operatori della ristorazione che vogliano accrescere le loro competenze.
Per info ed adesioni basterà scrivere a eventi.bo@aisemilia.it oppure collegarsi qui.
Da Comunicato stampa
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