Tiefenbrunner Schlosskellerei Turmhof 2023 Alto Adige

Tiefenbrunner, viaggio in Alto Adige 2023 attraverso i calici

Di Elsa Leandri

È tutto pronto. Stiamo per effettuare questo fantastico viaggio. Non c’è bisogno di preparare le valigie perché questa volta sarà la nostra mente a spostarsi. Ed ecco che ci appaiono prati verdi, frutteti, vigneti, le Dolomiti che svettano, i castelli in lontananza, e poi si percepisce l’odore dello speck, del fieno, del latte appena munto…ci viene sete e la nostra scelta ricade su un vino locale, un bianco altoatesino di Tiefenbrunner.

Herbert Tiefenbrunner, il fondatore, articolo: Viaggio in Alto Adige 2023 attraverso i calici di Elsa Leandri, foto da sito

Herbert Tiefenbrunner, il fondatore, articolo: Tiefenbrunner Schlosskellerei Turmhof 2023 Alto Adige di Elsa Leandri, foto da sito

Quest’azienda fa venire subito in mente la piccola frazione di Niclara, il Castel Turmhof e la Pietra Piangente (Regenstein), una roccia di tufo e di sedimenti da cui esce acqua: ma sarà semplice acqua o lacrime? La leggenda in effetti narra che queste gocce siano in realtà delle lacrime di una principessa che è stata stregata e rinchiusa nel macigno, pare che ogni 100 anni la fanciulla possa uscire alla ricerca di colui che potrà rompere l’incantesimo: chissà se nel 2023 troverà il suo amato.

La famiglia Tiefenbrunner, foto da sito, articolo: Alto Adige 2023 raccontato attraverso i sensi, Elsa Leandri

La famiglia Tiefenbrunner, foto da sito, articolo: Tiefenbrunner Schlosskellerei Turmhof 2023 Alto Adige Elsa Leandri

Ma permettiamoci di fare un salto al Castel Turmhof: è di proprietà della famiglia Tiefenbrunner e qui c’è la sede di una delle più storiche aziende altoatesine, l’omonima cantina Tiefenbrunner. L’anno scorso, la nostra collega Cristina Santini ha avuto modo di andare a trovare Sabina e Christof, la quinta generazione della famiglia, toccando con mano i vigneti, la cantina nuova, in cui la gestione a caduta libera ne favorisce la lavorazione e quella più antica dove riposano botti e barrique. https://www.papillae.it/tenuta-tiefenbrunner-schlosskellerei-turmhof/.

Qui a difesa del castello non ci sono i quattro moschettieri, ma ci sono quattro linee di vini. D’Artagnan, Athos, Porthos, Aramis, qui prendono il nome di Vigna, Linticlarus, Turmohf e Merus.
Il mood che guida Christof è quello di assicurare nei vini la territorialità e l’espressione dei vitigni, tale da offrire prodotti di alto livello e unici.

La cantina Tiefenbrunner, foto da sito

La cantina Tiefenbrunner, foto da sito

Le Selezioni

La Selection Vigna, come il nome suggerisce, si riferisce a singoli vigneti in cui i monovitigni (Sauvignon Blanc, Müller Thurgau, Chardonnay e Cabernet Sauvignon) trovano la loro massima espressione.

La selection Linticlarus racchiude le riserve a base di solo Pinot Nero o solo Lagrein e una Cuvée degli internazionali Merlot e Cabernet.

La selection Turmohf è la linea più ricca in termini di proposte in cui i singoli vitigni autoctoni e alloctoni si esprimono offrendo vini con un potenziale di invecchiamento medio, grazie anche a un breve passaggio in legno.

Infine nel Classic Merus rientrano quei vini che non sono sottoposti a maturazione in legno e in cui si cerca l’espressione più pura del vitigno, così come suggerisce lo stesso nome (merus in latino significa puro).

Degustazione

Nel nostro calice di un paglierino vivace c’è proprio Merus Gewürztraminer 2022, un’inconfondibile gewurztraminer che si esprime con ricordi di rosa e di frutta esotica come litchi, ananas e papaya. Il tutto viene suggellato da echi di melissa e di zenzero. Il sorso è fresco e sorprendentemente saporito con un lungo finale di scorza di cedro candita cosparsa di salgemma.

Merus Gewurztraminer 2022, Tiefenbrunner foto di Elsa Leandri

Merus Gewürztraminer 2022, Tiefenbrunner foto di Elsa Leandri

Siamo incuriositi da questa linea e vogliamo degustare anche gli altri loro vini che abbiamo in cantina. Iniziamo con il Merus Müller Thurgau 2022 Tiefenbrunner che si svela con sentori floreali di tiglio e d’acacia e fruttati di pomelo e mapo su un letto di erbette aromatiche. Attraente in bocca grazie a una decisa freschezza che lascia lentamente il cavo orale con richiami di buccia di mandarino.

Merus Muller Thurgau 2022 Tiefenbrunner, foto di Elsa Leandri

Merus Müller Thurgau 2022 Tiefenbrunner, foto di Elsa Leandri

Concludiamo con Merus Sauvignon Blanc 2022. Verdolino con riflessi paglierini si distingue per purezza: foglie di cassis, pompelmo, erba appena tagliata e fiori di campo ne sono l’espressione. Vivace al sorso e seducente nel suo finale di bocca sapido con ricordi di scorza di lime.

Merus Sauvignon Blanc 2022 Tiefenbrunner, foto di Elsa Leandri

Merus Sauvignon Blanc 2022 Tiefenbrunner, foto di Elsa Leandri

Purezza e varietale sono i termini che associano queste tre bottiglie: Christof e Sabina diventano in questo caso paladini della vite e umili custodi della sua espressione nel bicchiere riuscendo a rimanere fedeli ai propri ideali e obiettivi nel produrre vini che siano espressione del territorio e dei vitigni.

Christof e Sabina Tiefenbrunner, foto da sito

Christof e Sabina Tiefenbrunner, foto da sito

Elsa Leandri autrice articolo, è sommelier, blogger, esperta vitivinicola.

Elsa Leandri autrice articolo, è sommelier, blogger, esperta vitivinicola.


Sito cantina: https://www.tiefenbrunner.com/

Siti partners: https://www.foodandwineangels.com/ https://carol-agostini.tumblr.com/