Cantina Morichelli 2023 di Partners in Wine

Cantina Morichelli 2023, un omaggio al passato e uno sguardo al futuro: le sfide di una piccola azienda in crescita.

Di Ilaria Castagna e Cristina Santini

Partners in Wine

Vigneto Montecardeto, articolo: Cantina Morichelli 2023 di Partners in Wine, foto delle autrici

Vigneto Montecardeto, articolo: Cantina Morichelli 2023 di Partners in Wine, foto delle autrici

In una giornata tersa piena di vento, noi Partners in Wine, abbiamo visitato la Cantina Morichelli, dei fratelli Matteo e Pietro, a Trevignano Romano, località Monte Cardeto, nel cuore della Tuscia romana. Un antico borgo medievale situato sulle rive del lago di Bracciano e costruito su una rupe di lava leucitica all’estremità del cratere di un antico vulcano.

Per raggiungere i vigneti, abbiamo percorso una bellissima strada immersa nel verde, la strada del vino delle Terre Etrusco Romane che corre lungo le sponde del lago, attraversa il Parco Naturale Regionale di Bracciano-Martignano, una riserva naturale protetta del Lazio, e giunge fino a Cerveteri e Tolfa. Luogo a lungo vissuto dagli Etruschi e dai Romani che vi costruirono molte ville, alcune ora sott’acqua.

Incontriamo Matteo, un ragazzo genuino e gentile, in uno dei suoi fazzoletti vitati e rimaniamo per un istante a contemplare questo piccolo angolo di paradiso, rapite dalla bellezza della vigna a riposo in questo periodo.

Dormiente ma allo stesso tempo così viva. Mentre camminiamo tra i filari, Matteo ci racconta con entusiasmo la sua storia:

“Abbiamo quattro ettari di vigneto di cui uno in affitto, tutte le nostre colline si affacciano sul Lago di Bracciano, di origine vulcanica, ed alcune delle nostre vigne hanno tra i 20 e i 25 anni di età impiantate dai miei nonni molti anni fa. Quella che vediamo qui ne ha nove ed è la più giovane e molto vigorosa.

Sono circa 1,5 ettari a 270 metri di altitudine coltivati metà a Violone e metà a Vermentino; abbiamo deciso di tenere divisa la parte bassa per il rosso e quella alta per il bianco perché tra le due colline il terreno cambia tantissimo. In discesa è più argilloso e vulcanico quindi con una terra che drena tanto l’acqua, nel bene e nel male, fino ad arrivare ad un terreno quasi sabbioso. Questa è una zona molto ventosa, tutto l’anno, e questo ci consente di lavorare in biologico perché fa molto bene alle piante e, al contrario di quanto si possa pensare, qui c’è pochissima umidità”.

La vigna che genera dei vini strepitosi della cantina Morichelli, foto di partners in Wine

La vigna che genera dei vini strepitosi della cantina Morichelli, foto di partners in Wine

Notiamo come in questa vigna giovane la vigoria e il fusto delle piante cambi in così pochi metri e nonostante la sua tenera età abbia un diametro piuttosto grande in alcuni punti probabilmente per merito del terreno più ricco di minerali.

I vigneti sono dislocati su tre colline, più o meno distanti un chilometro l’una dall’altra, caratterizzate tutte da suoli vulcanici e dove sono coltivati Violone, Sangiovese, Incrocio Manzoni, Vermentino e Syrah. L’anno prossimo verrà impiantata la Malvasia Puntinata al posto di una parte improduttiva dell’Incrocio Manzoni e acquistato un fazzoletto limitrofo sul quale verrà messo a dimora un altro vitigno a bacca rossa.

Pochissimi i trattamenti impiegati, perlopiù rame, zolfo e un prodotto a base di tannino di castagno, il quale è molto funzionale contro peronospora e oidio. Una piccola curiosità ci viene raccontata sulle concimazioni che avvengono solo con il letame delle pecore del vicino.

I filari del Vigneto Montecardeto, cantina Morichelli, foto di Partners in Wine

I filari del Vigneto Montecardeto, cantina Morichelli, foto di Partners in Wine

I Fratelli Morichelli lavorano insieme in vigna e si avvalgono della collaborazione di Roberto Muccifuori, agronomo e enologo di Orvieto. Certificati biologici, si occupano di tutte le fasi, dalle lavorazioni in campo alla cantina, fino alla vendita. È per questo che dal 2019, l’Azienda è entrata a far parte della FIVI (Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti) e da quest’anno, grazie al suo impegno, Matteo ha assunto la carica di Vice Delegato del Lazio.

Matteo continua:“L’azienda è nata ufficialmente nel 2017, la nostra prima vendemmia è stata quindi nel 2018. La mia famiglia è da sempre stata in vigna. Papà la maggior parte dell’uva la vendeva ai privati o alla Cantina Sociale di Cerveteri e una piccola parte provava a vinificarla; quando ha iniziato a vedere dei risultati positivi, ha lasciato le redini a noi figli. È rimasto ad aiutarci nel punto vendita che abbiamo proprio sul lago dove vendiamo anche il vino sfuso.”

Le lavorazioni in vigna

Il Montepulciano, localmente chiamato Violone, è un’uva unica, da sempre coltivata da queste parti. Ha trovato il suo habitat naturale su queste colline lagunari accarezzate da un clima caldo e ventilato. Per le potature, si lascia il ramo più lungo, soprattutto per questa varietà, perché tende a spezzarsi facilmente quando si va in legatura e poi si scorcia.

Rappresenta un doppio lavoro ma fondamentale. Si esegue una potatura molto ramificata, rasando i rami superiori e non in basso e alternando la lavorazione dei filari di anno in anno. Si raccoglie alle prime ore del mattino, si porta in cantina dove l’uva viene pigiata e pressata. Quest’anno la vendemmia è partita i primi di agosto con la raccolta dell’Incrocio Manzoni, a seguire quella del Vermentino a fine agosto e infine dai primi di settembre fino ad Ottobre con le uve a bacca rossa.

I capi a frutto e la legatura del Violone, cantina Morichelli, foto di Partners in Wine

I capi a frutto e la legatura del Violone, cantina Morichelli, foto di Partners in Wine

Apprezziamo tantissimo il rispetto che questa Azienda ha nei confronti del territorio, dalle lavorazioni manuali in vigna e nella raccolta delle uve fino all’imbottigliamento, non da meno la scelta di utilizzare i tappi Nomacorc, un polimero della canna da zucchero completamente riciclabile e le etichette in fibra di cotone.

Nella botte piccola c’è il vino buono

La loro piccola ma funzionale cantina si trova interrata sotto il vigneto e nel passato era la capanna del nonno che poi è stata ristrutturata e adibita alla vinificazione. C’è tutto l’essenziale: la pressa, la pigiatrice, due tonneau e per finire quattro piccole barrique di rovere francese in un angolo, dove affina il Violone.

La Cantina interrata, cantina Morichelli, foto di Partners in Wine

La Cantina interrata, cantina Morichelli, foto di Partners in Wine

Matteo afferma:“Devo dire che io non amo molto il legno ma ammetto che per un vitigno come il Violone è fondamentale altrimenti non sprigionerebbe quei sentori unici che ha. Mentre in acciaio affina il Vermentino, l’Incrocio Manzoni e il blend rosso inizialmente nato da Violone e Syrah, sostituito quest’ultimo con il Sangiovese. Per quanto riguarda il nostro Spumante Metodo Classico è Violone in purezza, vinificato in bianco. Quest’anno ne abbiamo prodotte 850 bottiglie con un affinamento di 12 mesi sui lieviti ma arriverà nei prossimi anni a 24 mesi. In totale produciamo quasi 10.000 bottiglie l’anno”.

Matteo Morichelli e il suo metodo classico, cantina Morichelli, foto di Partners in Wine

Matteo Morichelli e il suo metodo classico, cantina Morichelli, foto di Partners in Wine

Dopo aver passeggiato tra le vigne e visitato la cantina, riprendiamo le macchine per dirigerci verso il punto vendita situato nel borgo a due passi dalla riva del Lago di Bracciano, oggi un po’ burrascoso ma pur sempre affascinante.

Cristina Santini e Ilaria Castagna Partners in Wine con Matteo della Cantina Morichelli, foto delle autrici

Cristina Santini e Ilaria Castagna Partners in Wine con Matteo della Cantina Morichelli, foto delle autrici

Appena arrivate al locale ci piace molto curiosare tra le foto di famiglia e dei vigneti che troviamo appese sulle pareti e che ci confermano ancora una volta la passione per questo “mestiere” e la tradizione vitivinicola familiare tramandata alle generazioni.

Il punto vendita sul Lago di Bracciano, cantina Morichelli, foto di Partners in Wine

Il punto vendita sul Lago di Bracciano, cantina Morichelli, foto di Partners in Wine

Degustazione vini cantina Morichelli

Si parte con la degustazione iniziando dal Cardo 2021 Igt – Dal nome della zona Monte Cardeto ricca di cardi, questo Vermentino in purezza segue il processo di pigiatura, pressatura, chiarifica statica per 12 ore sulle fecce pesanti e fermentazione in acciaio per 7/10gg. Dopo la fermentazione riposa circa nove mesi sulle fecce fini prima della bottiglia.

Cardo Vermentino, cantina Morichelli, foto di Partners in Wine

Cardo Vermentino, cantina Morichelli, foto di Partners in Wine

Di colore giallo paglierino con riflessi verdolini, all’olfatto domina la sua parte minerale preponderante per poi gradualmente aprirsi su sentori di frutta bianca fresca, di macchia mediterranea, uniti a sbuffi balsamici e fiori di camomilla che ricordano i prati in fiore.

Al sorso mostra tutta la sua gioventù (imbottigliato da circa tre mesi), la sua nervatura e sorprende per acidità e sapidità. Un vino molto piacevole che arriva lungo nella sua complessità.

Ci piacerebbe assaggiarlo nuovamente tra qualche mese.

Prato di papaveri nei vigneti e Incrocio Manzoni Antheios cantina Morichelli, foto di Partners in Wine

Prato di papaveri nei vigneti e Incrocio Manzoni Antheios cantina Morichelli, foto di Partners in Wine

ANTHEiOS 2020 Igt Incrocio Manzoni in purezza da vigne di 24 anni di età, stessa vinificazione del Cardo.

Il nome deriva dalla parola greca Antheios che significa floreale, com’è il vino e com’è la vigna, costeggiata da papaveri e fiori. Il Manzoni ha un grande difetto quello di fare pochissima uva.

A maggior ragione degustiamo questo gioiello lentamente apprezzando il suo colore giallo paglierino tendente al dorato, con una bella frutta gialla al naso come la pesca, fieno e leggere note ossidate di mandorla tostata.

Alla beva è avvolgente, rotondo, bilanciato da una bella sapidità e un finale persistente di canditi. Ha tempo davanti per esprimere la stoffa da vero campione.

Fenice Blend di Violone e Syrah cantina Morichelli, foto di Partners in Wine

Fenice Blend di Violone e Syrah cantina Morichelli, foto di Partners in Wine

FENICE 2020 Igt 50% Syrah e 50% Violone, dal 2022 Sangiovese e Violone.

Succoso e avvolgente nei suoi frutti rossi freschi, dalla ciliegia alla prugna, dove prevalgono più le sfumature ampie e fruttate del Violone rispetto alla speziatura del Syrah con lievi note di pepe nero in chiusura e un bel tannino morbido.

Apertura organolettica più netta e chiara dopo qualche minuto atteso nel calice.

Nato come Syrah in purezza, dopo l’incendio del 2019 che devastò più della metà delle piante, è stato sostituito dal Sangiovese.

Violone in purezza cantina Morichelli, foto di Partners in Wine

Violone in purezza cantina Morichelli, foto di Partners in Wine

VIOLO 2020 Igt.

Vino di punta dell’azienda che affina 12 mesi in barriques e tonneaux piccole da 350 litri di secondo passaggio.

Denso, dal colore impenetrabile e dalla speziatura dolce con richiami finali di cannella e pepe nero.

La beva, ampia e sostanziosa, termina con una perfetta maturazione del frutto rosso. Persistente e intenso con un’ottima freschezza e un tannino vellutato, mostra il grande potenziale del vitigno. Sembra non finire mai.

Sabatae Metodo Classico da Violone cantina Morichelli, foto di Partners in Wine

Sabatae Metodo Classico da Violone cantina Morichelli, foto di Partners in Wine

SABATAE: la leggenda narra che la città di Sabate fu distrutta da un’entità divina facendola sprofondare in fondo al Lago di Bracciano per vendetta nei confronti dei suoi abitanti, risparmiando solo una fanciulla che fuggì sul colle dove oggi sorge la Chiesa della Madonna del Riposo.

Dal punto di vista geologico, deriverebbe dal complesso vulcanico (quattro crateri) che poi crollando nel tempo ha formato una conca dalla quale si è generato il lago.
E’ un Violone in purezza vinificato in bianco, pas dosé che affina al momento dodici mesi sui lieviti.

Non viene pigiato e va diretto nel torchio a mano. Bellissimo colore rosa antico intenso, con un perlage fine ma non molto persistente.

Un metodo classico con un’ottima struttura di base, pieno e complesso, che evidenzia un tannino levigato e un finale sapido. Non ancora in perfetta armonia e bisognoso di tempo per esprimere le sue meravigliose qualità intrinseche. Un grande destriero.

Line Up della cantina Morichelli, foto di Partners in Wine

Line Up della cantina Morichelli, foto di Partners in Wine

E’ il secondo anno che esce sul mercato ed è ancora in fase sperimentale. Grande scommessa la bollicina per questa Cantina che, dopo vari esperimenti sul Vermentino, ha deciso di utilizzare il Violone per il metodo classico. I primi a farlo in questa zona e con questa varietà. Riposando ulteriori mesi sui lieviti, siamo convinte che raggiungerà la complessità e quel passo in più verso quella profondità che si acquisisce solo con il tempo.

Ilaria Castagna e Cristina Santini Sommelier, winewriter, esperte vitivinicole.

Ilaria Castagna e Cristina Santini Sommelier, winewriter, esperte vitivinicole.


Sito cantina: https://cantinamorichelli.it/
Siti Partners: https://www.foodandwineangels.com

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