Chi è il degustatore nel 2023? Pregi e difetti di Carol Agostini

Chi è il degustatore nel 2023? Pregi e difetti

Di Carol Agostini

La figura del degustatore è quella di un professionista esperto nell’analisi sensoriale dei prodotti alimentari e delle bevande. Un degustatore utilizza metodi scientifici e tecniche di degustazione per determinare le caratteristiche organolettiche dei prodotti, come ad esempio il colore, l’odore, il gusto e la consistenza.

Chi è il degustatore nel 2023? Pregi e difetti, foto da internet

Chi è il degustatore nel 2023? Pregi e difetti, foto da internet

I pregi di un degustatore sono la conoscenza approfondita del prodotto, l’abilità nell’utilizzo delle tecniche di degustazione e la capacità di descrivere precisamente le caratteristiche organolettiche dei prodotti.

Tra i difetti si può considerare la soggettività nella valutazione del prodotto e la possibilità di essere influenzati dalle preferenze personali.

Da un degustatore ci si aspetta che sia in grado di fornire un giudizio obiettivo e preciso su un prodotto alimentare o bevanda, basato sull’utilizzo di metodi scientifici e tecniche di degustazione. Inoltre, un degustatore dovrebbe essere in grado di comunicare efficacemente le proprie valutazioni e di spiegare le ragioni delle sue decisioni.

I giudizi sono pareri oggettivi o spggettivi a seconda del degustatore?, articolo: Chi è il degustatore nel 2023? Pregi e difetti, in foto Carol Agostini e una collega

I giudizi sono pareri oggettivi o soggettivi a seconda del degustatore? articolo: Chi è il degustatore nel 2023? Pregi e difetti, in foto Carol Agostini e una collega

I metodi scientifici utilizzati da un degustatore di food comprendono:

1. Analisi sensoriale: è un metodo utilizzato per valutare le caratteristiche organolettiche di un prodotto, come il colore, l’odore, il gusto e la consistenza.
2. Valutazione descrittiva: consiste nella descrizione delle caratteristiche sensoriali di un prodotto utilizzando termini standardizzati.
3. Valutazione comparativa: consiste nella valutazione di un prodotto rispetto a un campione di riferimento o a una serie di campioni.

4. Triangolazione: consiste nel confronto di due o più campioni per determinare se sono simili o diversi.
5. Analisi chimica: consiste nell’analisi dei componenti chimici di un prodotto, come gli zuccheri, gli acidi, i grassi e le proteine.
6. Analisi sensoriale statistica: utilizzando tecniche statistiche, permette di identificare le differenze tra i prodotti, la rilevazione di preferenze dei consumatori e l’analisi dei dati sensoriali.

Questi metodi sono utilizzati per raccogliere dati oggettivi e soggettivi su un prodotto alimentare e per fornire un giudizio preciso e affidabile su di esso.

I metodi scientifici utilizzati da un degustatore di food anche nei formaggi, foto da internet, articolo di Carol Agostini

I metodi scientifici utilizzati da un degustatore di food anche nei formaggi, foto da internet, articolo di Carol Agostini

Le tecniche di degustazione utilizzate dai degustatori di food comprendono:

1. Degustazione alla cieca: consiste nel degustare un prodotto senza conoscere l’identità del prodotto, per evitare di essere influenzati dalle aspettative o dalle preferenze personali.
2. Degustazione guidata: consiste nell’utilizzo di un campione di riferimento per guidare la valutazione del prodotto in degustazione.
3. Degustazione in abbinamento: consiste nel degustare un prodotto insieme ad altri prodotti, come cibi o bevande, per valutare come si adattano tra loro.

4. Degustazione dinamica: consiste nel valutare come un prodotto cambia nel tempo, ad esempio come il vino cambia mentre si apre e si espande.
5. Degustazione a cronologia: consiste nel degustare una serie di prodotti in ordine cronologico, per valutare come si evolvono nel tempo.
6. Degustazione con il naso coperto: consiste nell’utilizzare un naso coperto per isolare l’olfatto e valutare come influisce sulla percezione del gusto.

Queste tecniche sono utilizzate per raccogliere informazioni precise e complete sul prodotto in degustazione, e per fornire un giudizio preciso e affidabile su di esso.

I metodi scientifici di degustazione del vino, in foto Carol Agostini che degusta mosto

I metodi scientifici di degustazione del vino, in foto Carol Agostini che degusta mosto

I metodi scientifici di degustazione del vino comprendono:

1. Analisi sensoriale: consiste nell’utilizzo di metodi standardizzati per valutare le caratteristiche organolettiche del vino, come il colore, l’odore, il gusto e la consistenza.
2. Valutazione descrittiva: consiste nella descrizione delle caratteristiche sensoriali del vino utilizzando termini standardizzati.
3. Valutazione comparativa: consiste nella valutazione di un vino rispetto a un campione di riferimento o a una serie di campioni.
4. Triangolazione: consiste nel confronto di due o più campioni per determinare se sono simili o diversi.

5. Analisi chimica: consiste nell’analisi dei componenti chimici del vino, come gli zuccheri, gli acidi, i tannini e l’alcol.
6. Analisi sensoriale statistica: utilizzando tecniche statistiche, permette di identificare le differenze tra i vini, la rilevazione di preferenze dei consumatori e l’analisi dei dati sensoriali.
7. Valutazione del vino con il naso coperto: consiste nel utilizzare un naso coperto per isolare l’olfatto e valutare come influisce sulla percezione del gusto e dell’aroma.
8. Valutazione dinamica: consiste nel valutare come il vino cambia nel tempo, ad esempio come il vino cambia mentre si apre e si espande.

Questi metodi sono utilizzati per raccogliere dati oggettivi e soggettivi su un vino e per fornire un giudizio preciso e affidabile su di esso.

Le tecniche di degustazione del vino utilizzate dai degustatori professionisti, articolo di Carol Agostini, foto da internet

Le tecniche di degustazione del vino utilizzate dai degustatori professionisti, articolo di Carol Agostini, foto da internet

Le tecniche di degustazione del vino utilizzate dai degustatori professionisti comprendono:

1. Degustazione alla cieca: consiste nel degustare un vino senza conoscere l’identità del vino, per evitare di essere influenzati dalle aspettative o dalle preferenze personali.
2. Degustazione guidata: consiste nell’utilizzo di un campione di riferimento per guidare la valutazione del vino in degustazione.
3. Degustazione in abbinamento: consiste nel degustare un vino insieme ad altri cibi o bevande, per valutare come si adattano tra loro.
4. Degustazione dinamica: consiste nel valutare come un vino cambia nel tempo, ad esempio come il vino cambia mentre si apre e si espande.

5. Degustazione a cronologia: consiste nel degustare una serie di vini in ordine cronologico, per valutare come si evolvono nel tempo.
6. Degustazione con il naso coperto: consiste nel utilizzare un naso coperto per isolare l’olfatto e valutare come influisce sulla percezione del gusto e dell’aroma.
7. Degustazione in sorsi: consiste nel valutare il vino assaporando piccoli sorsi, per valutare come il vino si evolve in bocca.
8. Degustazione a grandezza naturale: consiste nell’assaporare il vino a grandezza naturale, per valutare la qualità dell’esperienza complessiva.

Queste tecniche sono utilizzate per raccogliere informazioni precise e complete sul vino in degustazione, e per fornire un giudizio preciso e affidabile su di esso.

Quali sono le differenze nella degustazione di un prodotto gastronomico rispetto a quello vitivinicolo? foto di Carol Agostini

Quali sono le differenze nella degustazione di un prodotto gastronomico rispetto a quello vitivinicolo? foto di Carol Agostini

Quali sono le differenze nella degustazione di un prodotto gastronomico rispetto a quello vitivinicolo?

Ci sono alcune differenze tra degustare un prodotto gastronomico e un vino:

1. Caratteristiche organolettiche: i prodotti gastronomici hanno una maggiore varietà di caratteristiche organolettiche rispetto ai vini, come il colore, la consistenza, il sapore e l’odore, i vini invece hanno una maggiore attenzione sull’olfatto e il gusto.
2. Complessità: i prodotti gastronomici possono essere più complessi rispetto ai vini, poiché possono contenere una combinazione di ingredienti e sapori diversi.
3. Abbinamenti: i vini sono spesso degustati in abbinamento con cibi specifici, mentre i prodotti gastronomici possono essere gustati da soli o con accompagnamenti diversi.

4. Tempo di degustazione: i vini possono richiedere più tempo per essere degustati rispetto ai prodotti gastronomici, poiché possono cambiare nel tempo e richiedere una maggiore attenzione per le sfumature.
5. Valutazione: i criteri per la valutazione dei prodotti gastronomici e dei vini possono essere diversi, anche se entrambi possono essere valutati utilizzando metodi descrittivi e comparativi.
6. Tecniche di degustazione: le tecniche di degustazione utilizzate per i prodotti gastronomici e i vini possono essere diverse, ad esempio la degustazione a cronologia è utilizzata più spesso per i vini.

Caratteristiche organolettiche, sensi, temperature, obiettività, conoscenza del territorio, del terroir, vitigni, food, articolo: Chi è il degustatore nel 2023? Pregi e difetti di Carol Agostini, foto da internet

Caratteristiche organolettiche, sensi, temperature, obiettività, conoscenza del territorio, del terroir, vitigni, food, articolo: Chi è il degustatore nel 2023? Pregi e difetti di Carol Agostini, foto da internet

In generale, entrambe le degustazioni richiedono una formazione specifica e una conoscenza approfondita del prodotto per fornire un giudizio preciso e affidabile.

 

Per analisi sensoriale si intende la metodologia scientifica usata per evocare, misurare, analizzare ed interpretare le reazioni a quelle caratteristiche dei cibi e dei materiali così come vengono percepite tramite i sensi della vista, odorato, tatto e udito (IFT, 1981).

Per analisi sensoriale si intende la metodologia scientifica usata per evocare, misurare, analizzare ed interpretare le reazioni a quelle caratteristiche dei cibi e dei materiali così come vengono percepite tramite i sensi della vista, odorato, tatto e udito (IFT, 1981), foto da internet

A mio parere il giudizio finale è una combinazione di analisi tecniche e percezioni personali, e i degustatori, pur essendo insostituibili, non sono perfetti e lavorano sempre con l’intento di raggiungere la massima correttezza.

Carol Agostini autrice dell'articolo, commissario internazionale enologico,food&wineWriter, titolare agenzia FoodandWineAngels, Caporedattore Papillae Magazine

Carol Agostini autrice dell’articolo, commissario internazionale enologico,food&wineWriter, titolare agenzia FoodandWineAngels, Editore di Papillae Magazine


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