Gioia del Colle: Genesi e Futuro del Primitivo 2020 2019

Gioia del Colle: Genesi e Futuro del Primitivo 2020 2019

Di Rosaria Benedetti

 

Nella culla del primitivo, dove queste uve hanno trovato antiche cure e innestato secolari tradizioni, l’Azienda Agricola Armònja sta realizzando un moderno progetto di valorizzazione del vitigno senza deviare dal solco di una mai sconfessata tradizione.

Vini Agricola Armònja, Gioia del Colle Primitivo

Vini Agricola Armònja, Gioia del Colle Primitivo

La Regola “Ora et Labora” dei monaci Benedettini e le testimonianze di dedizione e di buone pratiche enologiche degli eremiti Basiliani sono tracce storiche fondanti e indiscutibili che testimoniano la genesi antica della valorizzazione del primitivo nella zona di Gioia del Colle.

La vite Alberello Agricola Armònja

La vite Alberello Agricola Armònja, Gioia Del Colle Primitivo 2020 2019

A farne poi un vero gioiello vitienologico hanno contribuito gli stessi viticoltori gioiesi che con intuito e determinazione, nei primi decenni del 19°secolo, hanno definito confini e mappe dei loro investimenti agricoli, consegnandoli contestualmente all’allevamento delle uve di primitivo del quale possono vantarsi di essere la storica italica culla.

Il pregio delle uve e di conseguenza del vino raggiunse livelli talmente elevati da costituire valore “economico” incluso nella dote della contessina Sabini di Altamura:

uno scrigno di preziose barbatelle fu infatti parte integrante del contratto delle sue nobili nozze con Don Tommaso, signorotto di Manduria, e siglò la “migrazione” del primitivo dalla zona di Gioia del Colle a Manduria e quindi la nascita dell’attuale Primitivo di Manduria.

Più tardiva ancora la conferma della corrispondenza genetica con lo Zinfandel californiano.

I vini Agricola Armònja Gioia Del Colle Primitivo

I vini Agricola Armònja Gioia Del Colle Primitivo 2020 2019

L’ambiente pedoclimatico e il vitigno Primitivo

Oggi il primitivo di Gioia del Colle viene coltivato in quella che è definita, la Murgia di Sud-Est, o Murgia barese, un esteso altopiano carsico, che raggiunge i 350 mt ca slm, arricchito da componenti argillose: una sorta di quadrilatero che si allunga obliquamente nell’interno della provincia di Bari verso la Basilicata nord-orientale.

Su questa terra rossa ricca di calcare, tra rocce affioranti che forzano le radici della vite a cercare la loro strada, si coltiva quello che era chiamato alla fine del ‘700 il “primativo”, l’attuale primitivo, una varietà robusta, caratterizzata da fioritura tarda e maturazione precoce, in grado di evitare eventuali condizioni atmosferiche avverse legate alla primavera e all’autunno.

Allevamento Alberello Agricola Armònja Gioia Del Colle Primitivo

Allevamento Alberello Agricola Armònja Gioia Del Colle Primitivo

L’allevamento tradizionale è l’alberello pugliese oggi affiancato sempre più spesso dal cordone speronato. La quota elevata in ore di soleggiamento e una piovosità scarsa contribuiscono alla produzione di vini che pur esprimendo un elevato tenore alcolico, possiedono una beva agile e raffinata.

Azienda AgricolaArmònja

Di recentissima costituzione, dal 2019, l’Azienda è proprietà di Giuseppe Latorre che si avvale della consulenza enologica di Benedetto Lorusso, mentre nel vigneto operano Vito Ferri e Vincenzo Racano.

Agli iniziali 3 ettari, in tempi brevissimi, se ne sono aggiunti altri per una proprietà attuale di 5 ettari di cui i due terzi già vitati e gli altri in fase di completamento.

Agricola Armònja Gioa Del Colle Primitivo

Agricola Armònja Gioia Del Colle Primitivo alcuni vini della cantina arrivati in Agenzia FoodandWineAngels di Carol Agostini

Dedicati per ora esclusivamente alla produzione di primitivo di Gioia del Colle, i vigneti si estendono nella zona di Acquaviva delle Fonti, proprio nel centro della Doc, e hanno il loro cuore pulsante nella vigna più antica dove sono a dimora da più di 70 anni i ceppi storici allevati secondo il sistema tradizionale dell’alberello pugliese.

La sezione di vigneto più recente a cordone speronato, completa poi la produzione.

L’esclusività riservata al primitivo sarà integrata a breve dalla vinificazione di un bianco da uve autoctone, il minutolo di Gioia del Colle.

Note di degustazione Primitivo assaggiato

Le condizioni meteorologiche e le caratteristiche pedoclimatiche di questo altipiano collinare favoriscono una maturazione avanzata delle uve che vengono mediamente vendemmiate verso fine settembre o nella prima decade di ottobre, con gradazioni zuccherine elevate e conseguente potenza alcolica nel vino.

Tartare di Angus in abbinamento al Primitivo con pomodori secchi, senape, olive taggiasche, peperoni rossi e cipolla caramellata

Tartare di Angus in abbinamento vino Primitivo con pomodori secchi, senape, olive taggiasche, peperoni rossi e cipolla caramellata, piatto eseguito da Carol Agostini

Quattro sono le tipologie di primitivo sulle quali si concentra oggi l’Azienda con risultati decisamente lusinghieri. Oltre all’IGT Puglia Primitivo Rosato “Lamarosa” e al Primitivo Gioia del Colle Doc Riserva “Terre di Monteschiavo”, sono pur nella loro diversità molto interessanti sia l’IGT Puglia “Primomiglio” 2020 che il più classico Gioia del Colle DOC “Corte Sant’Elia” 2019 che hanno entrambi il pregio di conservare nel vino il varietale gusto dell’uva di partenza.

I vini arrivati in agenzia FoodandWineAngels

I vini arrivati in agenzia FoodandWineAngels

Il frutto rosso domina sia al naso che in bocca nel Primomiglio, che si presenta con un colore brillante, rubino acceso venato di porpora.

Succoso e fresco con una trama tannica vivace e ben integrata, recupera in finale di bocca una nota agrumata di arancia rossa che favorisce nell’immediato un secondo sorso.

Complesso e armonico il Corte Sant’Elia poggia su una potenza alcolica importante ben mitigata nella beva da una precisa freschezza.

All’olfatto si intrecciano toni floreali di petali di rosa, note di piccoli frutti maturi, vaniglia e foglie di tabacco; il sorso è appagante, i tannini setosi, la chiusura intrigante grazie all’elegante velatura torbata.

Entrambi i vini conducono ad abbinamenti territoriali con presenza di carne, in particolare il Corte Sant’Elia.

Primitivo Gioia Del Colle IGT Puglia “Primomiglio” 2020

Corte Sant’Elia Primitivo D.O.C. Gioia del Colle

Nella culla del primitivo, dove questo vitigno ha trovato antiche cure e innestato secolari tradizioni, l’Azienda Agricola Armònja sta dando vita ad un progetto affascinante.

A giudicare dalle premesse, la qualità dei loro vini contribuirà efficacemente a disegnare un moderno ritratto del primitivo di Gioia del Colle senza deviare dal solco di una mai sconfessata tradizione.

Alberello pugliese

L’allevamento della vite ad “alberello”, introdotto in Italia dalla colonizzazione greca nel VII sec a C. è una pratica viticola antichissima, che non fa uso di tutore per sostenere la vite.

La forma attuale caratteristica dell’entroterra barese, sia di pianura che di collina, ha forma “a vaso” con basso ceppo centrale dal quale si diramano due o tre branche con carico di gemme molto ridotto. Ne conseguono basse rese per ettaro ed elevata qualità.

Soggetta a varianti territoriali obbligate da microclimi di zona (es. variante “pantesca” o di Pantelleria con il ceppo infossato per la protezione dal vento) questa tecnica di coltivazione è presente in tutto il meridione soprattutto là dove è scarsa la disponibilità di acqua e dove il lavoro nel vigneto è svolto esclusivamente a mano.

Di Rosaria Benedetti

Rosaria Benedetti autrice dell'articolo GIOIA DEL COLLE: GENESI E FUTURO DEL PRIMITIVO 2020 2019, degustatore, sommelier, relatore ed esperta vitivinicola

Rosaria Benedetti autrice dell’articolo GIOIA DEL COLLE: GENESI E FUTURO DEL PRIMITIVO 2020 2019, degustatore, sommelier, relatore ed esperta vitivinicola

 


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Sito Cantina: https://www.agricolaarmonja.com