WineSiena 2024 tra nuovi assaggi e luoghi da fiaba

Vecchietta, artista del Rinascimento senese, nacque presumibilmente nel 1410 a Siena, sebbene inizialmente si credesse provenisse da Castiglione d’Orcia. Si unì all’Arte dei pittori di Siena nel 1428, diventando un poliedrico artista in pittura, scultura, architettura e ingegneria militare. I suoi maestri includono Sassetta, Jacopo della Quercia, Masaccio, Masolino e Donatello. Non si conosce l’origine del suo soprannome.

Contribuì agli affreschi della Basilica di San Clemente a Roma e lavorò nella Collegiata e nel Palazzo Branda Castiglioni a Castiglione Olona. Si suppone abbia progettato la Chiesa del Corpus Domini a Siena.

Nel 1439, Vecchietta tornò a Siena e lavorò nell’Ospedale di Santa Maria della Scala. Dipinse affreschi nel Pellegrinaio e realizzò armadi decorativi. Creò opere a Siena, Pienza e la tavola dell’Assunzione per il Duomo di Pienza.

Divenne noto anche come scultore, creando le statue di San Pietro e San Paolo per la Loggia della Mercanzia a Siena e un monumento funebre per Mariano Sozzini. Tra le sue opere scultoree più celebri ci sono il ciborio del Duomo di Siena e il bassorilievo della Risurrezione.

Le sue ultime opere includono una figura bronzea del Cristo risorto per la sua cappella nella chiesa della Santissima Annunziata e un polittico pittorico firmato con la Madonna col Bambino nella Pinacoteca Nazionale di Siena. La Dormitio Virginis per la chiesa di San Frediano a Lucca fu la sua ultima creazione, completata postuma da Neroccio di Bartolomeo de’ Landi.

Priamo della Quercia, pittore e miniatore del primo Rinascimento, nacque a Siena intorno al 1400, probabilmente originario di Quercegrossa o legato a un’antenata “guercia”.

I suoi primi lavori rispecchiano uno stile tardo gotico, mostrando influenze da altri pittori come Domenico di Bartolo, pur non essendo considerato un innovatore come il fratello Jacopo della Quercia.

Pochi dettagli sulla sua vita e poche opere documentate, tra cui due polittici all’ospedale di Santa Maria della Scala a Siena. Il suo noto lavoro è l’affresco dell’Investitura del rettore dell’Ospedale (1442) nel pellegrinaio.

Quando nasce l’idea di questa manifestazione?

Wine&Siena è il risultato dell’idea concepita da Andrea Vanni, prematuramente scomparso lo scorso anno, in collaborazione con Helmut Koecher e Confcommercio Siena, con il prezioso supporto del Comune di Siena. La scelta di tenere questo evento in una città il cui territorio è indiscutibilmente dedicato alla produzione di vino sottolinea l’importanza e la vocazione vitivinicola della regione

Chi era Andrea Vanni, un ricordo di lui

Andrea è stato il co-fondatore del festival WineSiena, il quale, sin dal 2016, si è affermato come il primo evento vinicolo dell’anno a livello nazionale, tenendo le sue radici qui, a Siena, all’inizio di ogni anno, nel 2015, insieme ad Andrea, abbiamo ponderato a lungo sulle opportunità che un festival di questa portata potesse offrire alla città.

Da questo ragionamento è nato il contatto con Gourmet’s International e Helmut Kocher, Wine Hunter e patron del Merano Wine Festival, con i quali Andrea aveva una stretta collaborazione per il suo lavoro nel mondo del vino e nell’organizzazione di eventi. Questo è stato l’inizio del WineSiena, che ha poi prosperato grazie alla collaborazione di enti sia senesi che esterni, come il Comune di Siena, la Camera di Commercio Arezzo Siena, la Fondazione Monte dei Paschi, l’Università, il Monte dei Paschi di Siena, il Grand Hotel Continental Siena – Starhotels Collezione, e molte altre partnership a cui Andrea ha contribuito.